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DOP

Misticanza con bocconcini di scamorza e pancetta piacentina DOP

Vi avevo promesso una ricettina con la
pancetta piacentina DOP e vista la stagione ho pensato ad una
insalatina con un tocco goloso.
Non bisogna pensare che i salumi siamo
dannosi alla nostra salute e non vadano bene in una dieta sana. Vanno
benissimo, anzi in una dieta equilibrata si possono mangiare fino a
70 g di salumi 2 volte alla settimana . La varietà di salumi poi, ci
aiuta a variare continuamente assecondando le nostre esigenze e i
nostri gusti.
Se li abbiniamo a della verdura saranno
un piatto perfetto per un pranzo estivo .

Dose per persona:
150 g di misticanza
2 bocconcini di scamorza affumicata( circa 50 g)
4 fette di pancetta piacentina DOP
4-5 pomodori essiccati sott’olio
1 fetta di pane rustico
Per condire :
Olio extravergine d’oliva
aceto balsamico di Modena
Sale

Preparate dei crostini facendo
abbrustolire la fetta di pane leggermente unta e salata e tagliandola
poi a cubetti .
Avvolgete i bocconcini di scamorza con 2 fette di pancetta non troppo sottile e infilateli su uno spiedino
di legno.
Preparate l’insalata in una ciotola e
conditela , unitevi i pomodori a tocchetti , i crostini di pane
abbrustolito.
Fate scaldare bene una padella
antiaderente , mettete i bocconcini di formaggio rivestiti di pancetta  e fateli
scaldare . Girateli spesso così che il formaggio cominci a fondersi
e la pancetta si abbrustolisca leggermente.
Servite subito mettendo lo spiedino
sopra l’insalatina.

Salumi piacentini Dop e Isit

Come
vi avevo già raccontato io amo i salumi . Li amo tutti ma ci sono
alcuni ai quali non so resistere per la loro bontà e versatilità .
La pancetta piacentina è una di questi. 
 
La
pancetta piacentina DOP: deriva dal taglio grasso di suino, chiamato
pancettone.
Per la
lavorazione si compie l’operazione di salagione secondo la ricetta
tradizionale con una miscela di sale e spezie.
Dopo un periodo di
riposo a freddo e la fase della massaggiatura, le pancette vengono
arrotolate,
legate e messe ad asciugare in appositi locali per un
periodo di 10-15 giorni.
La
successiva stagionatura dura almeno 4 mesi.
La pancetta poi si
presenterà dolce al gusto, fondente in bocca e il suo colore sarà
chiaro con delle venature rosse e rosate.
La si
può gustare anche cotta , ma il suo meglio, secondo me, lo da appena
tagliata con un ottimo pane rustico .
La
pancetta piacentina, come la coppa o il salame ,devono riportare il
marchio DOP ( denominazione di origine protetta) e quello del
Consorzio sulla fascia che li avvolge. 
 
Il
marchio DOP è il più alto riconoscimento per un prodotto alimentare
e viene attribuito dall’Unione Europea attraverso una speciale
commissione .
E’
importante scegliere un prodotto DOP o IGP , anche perché i prodotti
vengono tutelati dalla filiera (Per i
prodotti tutelati, le caratteristiche che deve avere la materia prima
sono stabilite
rigorosamente dal disciplinare di produzione. Per questo anche tutti gli
allevamenti suinicoli vengono controllati, oltre che da diversi Enti
statali, da un
Organismo terzo ed indipendente designato dal Mipaaf.)
, alla produzione ( Lungo tutte le fasi di
produzione di un prodotto tutelato, ogni azienda è sottoposta
a frequenti controlli da parte di un organismo terzo ed indipendente
designato dal Mipaaf. Il produttore deve rispettare il piano dei controlli
formulato e concordato con l’ente certificatore, al fine di
garantire il rispetto
del disciplinare di produzione) , fino alla
vendita al pubblico ( Nella fase del commercio
e della vendita al pubblico, il principale attore dei controlli
è il Consorzio di Tutela riconosciuto dal Mipaaf. Attraverso i
propri agenti
vigilatori, riconosciuti dal Mipaaf, il Consorzio è tenuto a
vigilare e monitorare
il mercato per tutelare il prodotto tutelato da qualsiasi uso
illecito
della
denominazione registrata.)
Una
curiosità e un onore , Piacenza è l’unica provincia della Comunità
Europea ad avere ben 3 salumi riconosciuti DOP.
Non potevo certo lasciarvi così , tra poco una gustosa ricetta con , ovviamente , la pancetta piacentina DOP .

Millefoglie di salsiccia di Calabria Dop e ricotta di capra

Come vi avevo promesso qui ecco la
ricettina con i salumi dell’ ISIT .
Come prima cosa vorrei presentarvi il
salume di oggi, la salsiccia di Calabria.
I salumi di Calabria a marchio DOP
offrono un buon apporto di proteine, hanno un giusto contenuto
lipidico e sono fonte di preziosi sali minerali.
Si caratterizzano inoltre per il loro
sapore piccante e per il profumo intenso e naturale.
La potete trovare nella classica forma
a catenella o nella forma a U .
La salsiccia di Calabria è preparata
con carne di spalla e del sotto-costola , aromatizzata con pepe nero
o pepe rosso dolce o piccante e semi di finocchio , la sua
stagionatura dura non meno di 30 giorni.

Io ho pensato di usare questa delizia
per un secondo estivo ,ma se fatto in forma più piccola è ottimo
anche come antipasto o accompagnamento per un aperitivo.
Per 4 persone :
2 fogli di pane carasau
250 g ricotta di capra
100 g di salsiccia di Calabria DOP
timo fresco
sale
pepe di sichuan ( o pepe rosa )
olio
Bagnate con acqua i fogli di pane
carasau , così che si ammorbidiscano. Non serve inzupparli, ma
passateli velocemente sotto l’acqua , poi lasciateli su un piano
finchè non si saranno ammorbiditi.
Ora con un coppa-pasta o un bicchiere
ritagliatene dei dischi di circa 7 cm di diametro, poggiateli su una
teglia da forno, oliateli leggermente, salateli e passateli nel forno
caldo per pochissimi minuti, il tempo necessario per farli diventare
croccanti.
Lavorate la ricotta con un pizzico di
sale, qualche foglia di timo fresco e una macinata di pepe di sichuan ( è una bacca molto
aromatica, ma non particolarmente piccante) .
Tagliate la salsiccia a fettine e poi a
piccoli cubettini .

Ora montate il tutto mettendo un disco
di pane, un po’ di formaggio, qualche cubetto di salsiccia, poi fate
un secondo e un terzo strato. Sul terzo strato abbondate di
salsiccia.
Servite fresco ma non freddo magari con
un buon prosecco fresco.

ISIT , IGP , DOP e le eccellenze italiane

In Italia abbiamo una gran tradizione
culinaria e una delle nostre eccellenze sono i salumi.
Ogni regione ha i suoi salumi , fatti a
seconda della tradizione , delle materie prime , del territorio.
A controllare questi prodotti c’è l’
ISIT Istituto Salumi Italiani Tutelati , un ente nato nel 1999 su
richiesta delle principali aziende che producevano o intendevano
produrre salumi DOP e IGP.
L’ISIT ha come scopo la tutela , la
promozione , la valorizzazione e la cura generale degli interessi
relativi al comparto della salumeria italiana tutelata.
Spesso , a torto , si pensa che i
salumi siano da evitare a causa del loro contenuto lipidico e di sali
, ma ultimi anni questi livelli sono stati ridotti notevolmente e
secondo la piramide alimentare ,in una dieta ben equilibrata, i
salumi possono essere consumati fino a due volte alla settimana con
porzioni da circa 50 g, in più contengono vitamine del gruppo B ,
sali minerali e potassio, tutti elementi necessari in una dieta sana.
La varietà dei salumi poi ci permette
di avere una dieta molto varia e poter scegliere quello che più si
adatta ai nostri gusti .
Qui
trovate l’elenco dei venti prodotti rappresentati in ISIT:

i
14 DOP – Denominazione Origine Protetta

CAPOCOLLO
DI CALABRIA
COPPA
PIACENTINA
CULATELLO
DI ZIBELLO
PANCETTA
DI CALABRIA
PANCETTA
PIACENTINA
PROSCIUTTO
DI MODENA
PROSCIUTTO
DI SAN DANIELE
PROSCIUTTO
TOSCANO
SALAME
BRIANZA
SALAME
DI VARZI
SALAME
PIACENTINO
SALAMINI
ITALIANI ALLA CACCIATORA
SALSICCIA
DI CALABRIA
SOPPRESSATA
DI CALABRIA

i
6 IGP -Indicazione Geografica Protetta

BRESAOLA
DELLA VALTELLINA
COTECHINO
MODENA
MORTADELLA
BOLOGNA
PROSCIUTTO
DI NORCIA
SPECK
ALTO ADIGE
ZAMPONE
MODENA
Io
personalmente adoro i salumi e quando ISIT mi ha chiesto , insieme ad
altri foodblogger, di presentare dei piatti con questi meravigliosi
salumi, non ho potuto rifiutare , per cui vi parlerò ancora di
queste eccellenze italiane ma se siete curiosi e volete saperne di
più , chiedetemi pure, sarò ben contenta di darvi altre notizie .
Intanto vi do un ‘indicazione su cosa sarà la mia prima ricetta :