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Panissimo

La mia idea di pane giallo lombardo

Questo mese la ricetta da presentare
per Panissimo era un pane regionale, io sono lombarda e il primo che
mi è venuto in mente è stato il pane giallo. Mi ricordo che a casa
mia si mangiava questo pane di farina di mais. Non si usa proprio la
farina per la polenta, ma una leggermente più fine, però quando lo
mangi il sapore della polenta un po’ lo ricorda. A me piace molto con
i salami o i formaggi tipo un buon gorgonzola cremoso giusto per
rimanere in zona , ma una volta si usava sia per colazione nel latte
che per cena nelle zuppe, una ricetta povera, ma come tante ricette
povere piena di sapore e ricordi.

Già che c’ero ho voluto provare una
forma diversa da quella originale e seguendo i consigli dell‘école de boulangerie ho fatto un Coupe saucisson .
Per una pagnotta grande :
500 g farina 0
250 g farina gialla fine
500 g acqua
1 bustina di lievito di birra
disidratato o 20 g di lievito fresco
15 g sale
Mettete la farina gialla in una grossa
ciotola ,portate ad ebollizione 300g di acqua ( presa dal totale) e
versatela sulla farina, mescolate e lasciate riposare per 5 minuti.
Poi aggiungete la farina bianca , il
sale, il resto dell’acqua e il lievito. Deve venire un impasto
abbastanza sodo e liscio.
Fate riposare nella ciotola coperto per
circa 1 ora, poi mettetelo su un piano e sgonfiatelo leggermente,
dategli la forma del filone arrotolandolo stretto . Posatelo sulla
teglia del forno coperta con carta forno, spolverate bene con farina
bianca e fate dei tagli abbastanza profondi a distanza di 1,5 cm
l’uno dall’altro.
Fare lievitare coperto per almeno
un’altra ora , intanto accendete il forno statico a 200° .
Infornate per 35/ 40 minuti finchè
sarà ben colorito.
Fate raffreddare bene su una griglia . 
Con questo pane partecipo alla raccolta di questo mese di Panissimo che è ospitata da Sandra di Dolce forno e ideato da  Barbara del blog Bread & Companatico  e Sandra del blog Indovina chi viene a cena?  Se ti va di partecipare qui troverai tutte le spiegazioni. 

                                            panissimo a casa mia
                                        

Il mio pain fendu per panissimo

Mi piacciono i gruppi dove si provano le ricette tutti insieme, perchè ti da la possibiltà di confrontarti con gli altri, scambiare dubbi e incertezze sulle ricette e ottenere delle risposte.
Uno di questi gruppi è Panissimo su facebook dove ogni mese c’è

Ogni mese si rifà una forma di pane ( non la stessa ricetta per tutti,quella è libera, solo la forma !) e si impara a dare un aspetto diverso al nostro pane.
Questo mese si fa il pain fendu.

Per 2 pagnotte (da circa 800gr cotte):
1 Kg farina Buratto
250 gr pasta madre matura
600 gr circa di acqua
  25 gr sale
   5 gr malto diastasico

Ho messo nella ciotola della planetaria la pasta madre con 400 gr d’acqua tiepida  e ho impastato con la foglia finchè la pasta madre non si è sciolta, poi ho aggiunto la farina e il resto dell’acqua, poca per volta fino ad ottenere un impasto consistente, ma non duro.
Ho aggiunto il malto, il sale e ho impastato con il gancio per circa 10 minuti, così da ottenere una pasta liscia.
Ho coperto e fatto lievitare per un paio di ore in forno con la luce accesa, così da avere circa 28°.
Dopo questo tempo ho ripreso l’impasto , l’ho sgonfiato leggermente, l’ho diviso in due e ha fatto le forme.
Ho dato una forma rettangolare, con il mattarello ho schiacciato la parte centrale (solo quella) e poi delicatamente ho avvicinato i due lati al centro.
Qui tovate un filmato che spiega molto bene come dare la forma.
Ho infarinato bene un tagliere di legno poi ho messo il pane a lievitare a faccia in giù.
Quando è lievitato bene ( per me circa 4 ore) ho acceso il forno a 240° con un padellino con dell’acqua all’interno, così da creare del vapore e la teglia che avrei usato per cuocere.
Quando il forno è stato pronto , ho abbassato la temperatura a 200°, ho tolto il pentolino e ho rovesciato il pane sulla teglia calda e infornato subito per circa 40/45 minuti.
Per raffreddarlo mettetelo su una griglia, così eviterete la condensa sotto che rovina la crosta.

 

 Tutto qui, spero che nessuno inorridisca, ma è un pane semplice che deve la sua bontà alla farina.