Browsing Tag:

Tour

Al Castello di Sillavengo

Settimana scorsa ho avuto il piacere di andare a visitare il Castello di Sillavengo, una struttura immersa tra le risaie e i borghi del novarese.

Anche se può , in effetti , sembrare un castello, la dimora è una storica villa padronale costruita tra il XVI e il XVII secolo di proprietà dalla famiglia Caccia e oggi riportata al suo splendore da Sabrina Vittore e Antonio Pappalardo, i nuovi propietari.

Sabrina e Antonio hanno molto a cuore il benessere e il confort dei loro ospiti e questo si capisce dalla cura che hanno dei propri ospiti .

 

Il Castello ha 12 camere e una suite , tutte accuratamente arredate. Le camere danno sulla piscina o sull’orto interno, ricco di verdure ed erbe aromatiche che vengono usate nella cucina del ristorante Q33  dallo chef Maurizio D’Andretta.

Le camere sono dotate di tutti i comfort moderni, in più è presente un locale fitness per chi non rinuncia all’attività fisica, una suite spa privata per chi invece preferisce un buon massaggio o un trattamento corpo e l’antica grotta del ghiaccio, una volta deposito degli alimenti, oggi area wellness con bagno turco e doccia cromatica che affaccia sulla piscina esterna per un pomeriggio di vero relax.

Il Castello è situato in una posizione strategica a metà strada tra Milano e Torino, vicinissimo all’uscita autostradale per Vicolungo, il famoso outlet, e a pochi chilometri dall’areoporto di Malpensa. Ottima base anche per visitare il Lago Maggiore.

La cura dei particolari fa si che Al Castello sia la cornice ideale per festeggiare il grande giorno o celebrare una ricorrenza particolare.  Se poi avete in mente una cerimonia civile sappiate che , Al Castello, è possibile celebrarlo ufficialmente alla presenza del sindaco.

 

Potrete scegliere se usare le ampie sale interne o il bellissimo patio esterno.

 

 

 

Al Castello è possibile anche organizzare meeting aziendali, la sala incontri , diponibile per 70 persone , è dotata di proiettore,schermo,  microfoni, wifi e tutto quello che serve.

Un’occhio di riguardo viene anche messo nel ristorante del Castello, il Q33, dove lo chef Maurizio D’Andretta studia e prepara piatti che, sfruttando prodotti del territorio, esalta la cucina tradizionale ma con innovazione.

Dopo un aperitivo servito nell’orto delle erbe aromatiche ci siamo spostati nella sale del ristorate Q33, dove uno splendido camino ricordava la storia del Castello e qui abbiamo potuto gustare un pranzo stupendo .

Un entrè di pesce in carpione con crostini affumicati

Un risotto al gorgonzola ( siamo nella zona delle risaie novaresi )

Il Tapulone, una rivisitazione del classico stufato di asino, tipico della zona

Per concludere un dessert con latte in piedi, crema di frutto della passione e piselli .

Per concludere la giornata il caffè ci è stato servito nel patio esterno con un assortimento di petit four spettacolari (il mio preferito è stata la piccola mousse al cioccolato ).

Se avete in mente un weekend rilassante, magari con un salto a Vicolungo o dovete festeggiare una ricorrenza particolare vi consiglio di tener presente questo posto incantevole, non ve ne pentirete.

 

 

Alla ricerca delle eccellenze di Ferrara

Lorenzo Rizzieri

Ferrara è un territorio ricco di cose gustose, genuine e di qualità tutte da scoprire e io ho avuto la fortuna di poterne scoprire tre in un tour che ho fatto con altre blogger.

Abbiamo avuto la possibilità di conoscere delle persone straordinarie, che credono fermamente nel loro lavoro e nella celebrazione dei prodotti che usano.

Continue Reading…

Immagina 3 giorni stupendi nel Parco nazionale del Gran Paradiso.

Conosco la Valle d’Aosta ma non conoscevo Cogne, quindi ho accettato molto volentieri di partecipare con delle amiche ad un blog tour alla scoperta di questo bellissimo villaggio.

cogne-panorama-1

Per 3 giorni siamo state ospiti di Filippo Gérard, proprietario con la sua famiglia dell’Hotel Sant’Orso e dell’Hotel du Grand Paradis da 4 generazioni   e presidente dell’associazione albergatori della Valle d’Aosta.

Dire che ci siamo sentite delle regine è dire poco. Siamo state ospiti nell’Hotel Sant’Orso,una meraviglia di hotel con quella calda atmosfera che solo il legno e i camini accesi sanno dare.

La famiglia Gérard è da sempre consapevole dell’impatto ambientale degli alberghi e proprio per questo ha scelto di usare energia idroelettrica prodotta al 100% nella valle, tutta la zona spa viene riscaldata sfruttando i pannelli solari posti sul tetto e dal 2012 le due strutture vengono riscaldate con una centrale termica unica che sfrutta  come combustibile il legno e i suoi scarti.

cogne-hotel-gran-paradis-1

Ogni particolare nell’hotel è studiato per prendersi cura degli ospiti, si comincia con la recepition, dove delle perfette concierge ti accolgono sempre con un sorriso, sempre pronte a esaudire ogni tuo desiderio. Gli ambienti comuni sono molto curati, la sala relax con il suo enorme camino è il posto perfetto per rilassarsi e leggere un libro ( c’è perfino una piccola biblioteca se avete dimenticato il vostro libro) o per fare un gioco da tavolo. Ma se avete bambini piccoli potete portarli nella sala giochi oppure accompagnarli nella sala dove il pomeriggio viene proiettato un film per bambini.

cogne-sala-giochi-1Il Parco nazionale  del Gran Paradiso in estate offre la possibilità di fare magnifiche passeggiate, facili anche per chi non è particolarmente allenato. Percorsi ben segnalati di diradano nella valle intorno a Cogne dando l’occasione al turista di scoprire angoli bellissimi come le famose cascate di Lillaz . In inverno invece potrete scegliere tra lo sci da discesa o i 70 e oltre km di piste da fondo.

cogne-lillaz-cascate-1

Ma se avete fatto una delle bellissime passeggiate nel Parco del Gran Paradiso o avete sciato tutto il giorno, cosa c’è di meglio se non rilassarsi nella meravigliosa spa ?  C’è di tutto, la piscina con le vetrate che guardano la catena del Gran Paradiso, l’idromassaggio, la sauna , il bagno turco, la grotta di sale , l’angolo con tisane calde e fredde e ovvviamente la possibilità di fare massaggi e trattamenti di bellezza, insomma il sogno di ogni donna.  Se poi siete coraggiosi potete fare la sauna nello chalet all’esterno e rilassarvi mella vasca idromassaggio riscaldata all’aperto ammirando le cime innevate tutte intorno a voi.

cogne-spa-santorso-1

Ma potevamo noi foodblogger non essere incuriosite dal cibo? L’ hotel offre un servizio impeccabile, la sala da pranzo è calda e accogliente, sui tavoli la sera non mancano mai le candele, il menù è molto curato ed invitante e anche il cliente che scegli la mezza pensione ha la possibilità di scegliere da questa incredibile varietà di piatti.

cogne-le-favo-1

cogne-gnocchetti-barbabietola-1

cogne-hotel-santorso-torta-santorso-1

Se volete un consiglio non perdetevi la Favo, una zuppa tipica di Cogne con fave, fontina , pane nero, pasta, salsiccia,  buonissima e per nulla pesante come potrebbe sembrare. Poi per secondo  la carbonade, stufato di carne cotta nel vino e spezie, e come dolce la crema di Cogne, crema al cioccolato dalla ricetta segreta o meglio, come ci raccontava Mien, la nostra guida, ogni famiglia ha la sua ricetta, quindi la ricetta originale non la conosce nessuno, ma una cosa da fare quando la mangiate è spezzettarvi dentro delle tegole, i biscottini di Cogne, stupenda !! ( sempre su consiglio di Mien).

cogne-mien-1

Dopo le passeggiate, lo sci, la spa, la cena non vi resta che andare a riposarvi in una delle calde e accoglienti camere dell’hotel con vista sulle montagne.

Se invece avete in mente una serata speciale o volete festeggiare qualcosa in modo particolare all’Hotel du Gran Paradis potete trovare una meraviglosa spa privata dove potrete rilassarvi e godervi momenti unici.

cogne-spa-privata-1

cogne-spa-la-baita-1

Noi siamo state veramente fortunate e benchè fosse ottobre il tempo è stato splendido e caldo e questo ci ha permesso di fare anche un bellissimo picnic circondati dalle montagne.

La fontina è il formaggio più famoso della Valle d’Aosta e potevamo noi farci mancare una visita ad una fattoria dove producono la fontina e altri formaggi?  Certo che no, ma la sorpresa è stata trovare 2 ragazzi giovani, marito e moglie che gestiscono questa azienda. Marta Garin è un ingegnere trasferita a Cogne per amore e ora si dedica con grande passione alla produzione del formaggio, sperimentando anche nuovi abbinementi con erbe e spezie, ma non si ferma qui, prepara anche le marmellate per accompagnare i suoi formaggi e da poco tempo produce anche il miele. E’ stato bellissimo sentirla parlare del suo lavoro, si capiva l’amore e l’entusiasmo che ci metteva.  Massimiliano invece si dedica alle mucche  e ai tori della fattoria, due persone giovani che hanno rinunciato ad una vita comoda, hanno rinunciato alle vacanze per il loro sogno.

cogne-toro-1

cogne-fattoria-garmin-1

cogne-fattoria-garmin-cucciolo-1

cogne-fontina-1

cogne-fattoria-garmin-stagionatura-1

 

Se passate da Gimillan andate a trovarli all‘azienda Garin, saranno ben contenti di farvi assaggiare i loro formaggi, vedere le loro stalle e le sale di stagionatura dei formaggi.

logo_lopanner

Se invece avete voglia di mettervi subito in viaggio, il 15 e il 16 ottobre a Cogne c’è una grandissima festa  Lo pan ner , tutti i forni a legna della valle ( 50 paesi coinvolti)  saranno accesi e si cuoceranno i pani di segale di tutte le famiglie. E’ una tradizione che seguono tutti in valle e che riporta alle vecchie origini quando i forni erano pochi e si cuoceva il pane per tutto l’anno.

Che dire di Cogne ? E’ un posto stupendo che vale la pena di visitare, io sicuramente ci tornerò, ci sono ancora così tante cose che voglio vedere e gustare e la gentilezza della gente del posto non fa altro che aumentare la mia voglia di tornare in questo paradiso ( ora ho capito perchè si chiama Gran Paradiso !! )

cogne-hotel-santorso-tavolo-1

 

 

Salumi Pasini un’eccellenza italiana tutta lombarda.

A volte con il blog mi capita di essere invitata a visitare ditte e stabilimenti, settimana scorsa ho avuto la fortuna di poter visitare un salumificio che non conoscevo, SALUMI PASINI, azienda familiare lombarda con più di sessant’anni di esperienza nel ramo alimentare.

pasini aperitivo tagliere-1

La ditta nasce nel 1949 dalla famiglia Pasini ed è specializzata nella lavorazione e trasformazione di carni di suino, quali prodotti freschi, stagionati, insaccati e cotti. Nel 2014, da un’idea di Daniela, Filippo e Andrea, la nuova generazione della famiglia Pasini,  nasce il nuovo brand Salumi Pasini e il nuovo look. Si crea il nuovo shop on line e Pasini sbarca sui social.

Pasini ingresso

Un’offerta di prodotti d’eccellenza, proposta sul mercato in una veste estremamente accattivante. “Le competenze maturate extra-settore oltre ad un senso estetico moderno che deriva direttamente dalla nostra giovane età, ci permette di valorizzare al meglio i nostri prodotti” – afferma Daniela Pasini, Head of Marketing and Communication del brand.

pasini coppa

La visita allo stabilimento di Trezzano ci ha dato la possibilità di vedere la produzione di salami, salsicce, di prosciutti, di conoscere le procedure e anche di provare a fare i salami sotto la guida esperta del macellaio, perchè i salami da Pasini vengono ancora legati a mano.

pasini salami legatura

Pasini legatura

pasini filo

Pasini salami

A testimoniare la grande qualità che contraddistingue il marchio, la collaborazione con lo chef stellato Davide Oldani da cui nasce la linea SALUMI PASINI.

Una gamma di prodotti dove le lavorazioni artigianali tramandate da generazioni dalla famiglia Pasini si arricchiscono di elementi nuovi suggeriti dallo chef. “É con grande piacere che collaboro con un team così giovane e dinamico con il quale condivido molti dei valori alla base della mia esperienza, primo fra tutti il connubio tra Tradizione e Innovazione. Una collaborazione che mi ha permesso di rivisitare alcune specialità iconiche della tradizione culinaria italiana: i salumi” afferma Davide Oldani. La ricerca sensoriale del grande chef stellato insieme alla famiglia Pasini ha portato all’elaborazione di prodotti come DRISS il salame, GRASS il lardo, SCHISC la bresaola e COTT il prosciutto cotto. Prodotti che già nel nome, in dialetto milanese, riflettono l’appartenenza al territorio lombardo ma che allo stesso tempo racchiudono lo stile e i contenuti della cucina POP di Davide Oldani.

pasini prosciutti-1

pasini salsiccie

Tutte le sue linee vengono prodotte rigorosamente in Italia e sono prive di allergeni (di cui glutine e lattosio) e OGM, la salumi Pasini tiene molto ad avere prodotti gluten free e senza lattosio e proprio per questo si è impegnata a modificare le vecchie ricette togliendo il lattosio e sostituendo, ad esempio, la farina che ricopriva i salami per ottenerne altre che riproducessero gli alti standard della ditta in fatto di gusto e qualità .

 

pasini pancette-1

Pasini salami stagionati

Pasini salumi grandi

Ovviamente non potevamo finire senza una degustazione dei prodotti che abbiamo visto in produzione e ne sono rimasta letteralmente affascinata. Un gusto eccezionale, tanto che anch’io ho voluto riproporre un assaggio di queste meraviglie ai miei amici per un aperitivo veramente d’eccellenza.

Pasini tavola

pasini tavola

salame

Per un aperitivo perfetto, bastano poche cose, un buon vino, del pane misto, qualche formaggio e dei salumi di qualità ed eccellenti come i Salumi Pasini

pasini aperitivo-1

I prodotti SALUMI PASINI e la linea SALUMI PASINI sono reperibili in selezionati punti vendita oltre ad essere acquistabili online su www.salumipasini.com.

Il mio tour in Val Camonica tra mele, viti e cucina camuna – seconda parte

Come già vi avevo raccontato nel post precedente, nel primo week end di ottobre sono andata a Darfo Boario Terme in occasione della manifestazione  Del bene e del bello, abbiamo cominciato la serata di Cam-on-eat, progetto che combina il recupero delle tradizioni enogastronomiche locali e l’innovazione creativa, con lo chef stellato Stefano Cerveni, per proseguire la mattina dopo  a Cerveno con una giornata di immersione nelle tradizioni enogastronomiche locali, tra musei, attrezzi, racconti video, mostre sulla vita della valle.

gorzone -1

In questi giorni sono stata a dormire in un bellissimo B&B a Gorzone , a pochi chilimetri da Boario, un paesino stupendo, con case caratteristiche e portali di pietra che riportano ancora la data della costruzione.

portale gorzone-1

Il B&B La teiera è sulla strada principale ma non sentirete alcun rumore perchè le camere sono sul lato della casa che guarda la montagna, è stato rinnovato nel 2012 , tutto è accogliente e molto piacevole, le camere sono di diverso colore e a colazione ogni tavolo è apparecchiato con i colori della camera, questo rende tutto veramente speciale e si capisce, anche da questo,  l’attenzione e l’amore che mettono nella cura dell’ospite . Beatrice e tutta la famiglia Capitanio, che lo gestiscono riescono a rendere il soggiorno bellissimo. La ricca colazione con anche i prodotti a base di mele prodotte dai meleti della famiglia, rende tutto perfetto.

colazione-1

La giornata di sabato non poteva finire se non con una buonissima cena in un ristorante della zona, La cuna del Lac  di Isacco Fedriga. In questo periodo i ristoranti della zona offrono la possibilità di gustare i sapori della valle con dei menù studiati in base alla zona , ci sono i menù del lago, della media valle e dell’alta valle, io avrei voluto assaggiare tutto ma poi ho scelto il menù della media valle.

La cuna del lac è un ristorate molto carino, rustico, ma molto attento sia alla presentazione dei piatti che alla sostanza, il personale è cordiale e simpatico, un posto molto piacevole dove gustare i piatti della zona.

Già il cestino del pane  era uno spettacolo, tutto pane fatto in casa, dei grissini alle erbe aromatiche, del pane ai cereali, del pane alla zucca e un pane ai pomodorini buonissimo ( di questo avrei voluto la ricetta, lo confesso).

pane la cuna del lac-1

Come antipasto mi è stato portato un tagliere con una frittatina di erbe aromatiche della valle, un cacciatorino nostrano e una giardiniera di verdure fatta in casa.

Poi di primo ho gustato dei tortelli alle ortiche e fatulì , un formaggio di capra della zona e burro antico , cosa posso dirvi se non che vanno provati? Il sapore deciso del formaggio di capra si stemperava benissimo con il burro e gli spicchi di  mele cotte che completavano il piatto.

la cuna del lac-1

Come seconda portata ho scelto un filetto di maiale con castagne, miele di rododendro, gratin di patate e speck.  Una carne tenera e saporita grazie anche alla pancetta che l’avvolgeva, il dolce delle castagne e miele che contrastava con il sapido della pancetta e dello speck reso croccante dalla gratinatura.

filetto di maiale la cuna del lac-1

Per concludere in dolcezza questa cena non poteva mancare un dolce, una delicata crostata alle pere, cioccolato e cannella.

crostata la cuna del lac-1

Vi ho ingolosito un po’ ?  Un consiglio ve lo voglio dare, andate di giorno o prima del tramonto per poter gustare anche il meraviglioso panorama che si gode dal ristorante sulla valle e sul caratteristico lago Moro, uno specchio d’acqua montano racchiuso da cime stupende.

La mattina seguente per fortuna il tempo ci ha risparmiato e nonostante il cielo pieno di nuvole , non ha piovuto ( beh in effetti un piccolo scroscio l’ha fatto, ma nulla di che), così, dopo una bella colazione con succo di mela e marmellata di mele della casa,  accompagnata dal Sig. Franco Capitanio sono andata a fare un giro per il paese di Gorzone alla scoperta dei suoi meleti.

meleto gorzone-1

Il Sig Franco è il papà di Beatrice del B&B La teiera e da loro si può partecipare al progetto adotta un melo, si può scegliere una pianta di mele a cui verrà messo un cuoricino con il nostro nome e al momento della raccolta potremo andare noi stessi a raccogliere le mele della nostra pianta e portarcele a casa.

adotta un melo 1-1

Le mele del Sig. Franco non vengono trattate con prodotti chimici, per loro vengono usati solo sistemi naturali come ad esempio, dei piccoli anelli di plastica che secernono feromoni che  impediscono la proliferazione degli insetti dannosi per le piante e per i frutti come, ad esempio, il verme della mela e la lotta integrata.

mele val camonica -1

Il sig. Capitanio nei suoi 3 meleti ha circa 2500 piante e  produce 12 tipi di mele, oltre alle più note come le gala, la golden, la renetta, la granny smith, la fuji, ci sono altri tipi come la samsa, la jeromine,la pinova e la golden rush. La raccolta delle mele va da agosto  a ottobre e per ogni pianta si fanno 3 raccolti, seguendo la maturazione delle mele. Il sig. Franco vende direttamente le sue mele nel piccolo negozio sotto casa, dove potrete trovare anche i succhi di mela, le marmellate, l’aceto di mele.

meleto capitanio-1

Ma la passione del Sig. Franco per la sua terra l’ha portato anche a cominciare la coltivazione anche di uva da vino, per ora ancora poche piante ma già altre sono pronte a dare i loro frutti nei prossimi anni. Questa sua passione è condivisa anche dal suo amico Enrico,dell’azienda agricola Togni-Rebaioli di Boario,  un giovane viticultore entusiata del suo lavoro che porta avanti con tanta  passione da abbandonare gli studi di giurisprudenza.  Enrico ha recuperato alcune vecchie viti ( mentre per alcuni sarebbe stato più facile estirparle e piantarne di nuove) e le ha riportate in condizione di dare bellissimi grappoli d’uva , perfetti per il vino.

vite antica gorzone -1

vigneto gorzone -1

vigneto gorzone 2-1

La curiosità e la passione,fanno si che Enrico sperimenti in continuazione nuovi vini , ne ho assaggiati un  paio veramente buoni e spero di poterne assaggiare presto degli altri. Intanto per ora mi gusterò una bottiglia di San Valentino di sua produzione con una splendida polenta, magari taragna , per rimanere in zona.

cantina gorzone-1

Speriamo che  la passione di questi uomini  non si esaurisca, ma possa continuare per dare lustro alla Val Camonica, ai suoi territori, ai suoi produttori.

mele gialle -1

 

La valle dei segni, la Val Camonica e le tradizioni -prima parte

Nel primo weekend di ottobre ho avuto la fortuna di essere invitata a Darfo Boario Terme con alcune amiche blogger in occasione della presentazione dei progetti La valle dei segniCam on eat e del volume Erborare, per scoprire un territorio stupendo, la Val Camonica.

val camonica-1

L’Italia ci offre sempre zone bellissime, paesaggi mozzafiato ma purtroppo spesso messi in secondo piano da luoghi più alla moda. Grazie ad un gruppo di persone entusiaste della loro valle è nata “ La valle dei segni” un progetto stupendo per riscoprire la Val Camonica , che può offrire non solo piste da sci o fonti termali ma un patrimonio incredibile di storia e di persone uniche.
Il territorio camuno offre un patrimonio inimmaginabile. La valle dei segni nasce proprio come progetto per riscoprire e rivalutare questa bellissima valle, lo sapevate che le incisioni rupestri di questo territorio sono diventate il primo patrimonio dell’umanità dell’Unesco in Italia nel 1979 ?

Nel mese di Ottobre poi la valle offre 4 fine settimana densi di appuntamenti, per tutti i gusti all’interno del progetto Del bene e del bello.

gorzone -1

Venerdì abbiamo partecipato alla presentazione del video di Cam on eat , un progetto sulla cucina e sulle tradizioni culinarie camune. Un appassionato intervento dello chef stellato Stefano Cerveni ha fatto capire le potenzialità di questo territorio, ricco di frutta, formaggi, carne ed erbe spontanee.

val camonica conferenza-1

Proprio in merito alle erbe spontanee è stato presentato un bellissimo libro in cui le “Erborare” si raccontano, (le erborare sono le donne camune che conoscono la loro terra e le sue erbe spontanee) e descrivono aneddoti della loro vita e ci regalano ricette uniche tramandate  nelle loro famiglie, il tutto corredato da bellissime immagini di Maria Cemmi. Un libro perfetto come regalo sia a chi ama leggere che cucinare.

erborare-1

Ma tutto questo è stato possibile anche grazie al progetto La valle dei segni , un progetto forse troppo grande da spiegare in poche righe, quindi vi invito ad andare a vedere il loro sito e a lasciare il vostro segno, si perchè con un semplice gioco, potrete vedere di che segno siete ( nulla a che fare con l’astrologia ) e lasciare il vostro segno nella valle.

Sabato abbiamo visitato il bellissimo paese di Cerveno, famoso per la sua via Crucis lignea ma anche per la via crucis animata che si svolge ogni 10 anni per le vie del paese.
Qui abbiamo avuto modo di conoscere i registi del film “ Raccontare l’uomo che mangia” e vedere il progetto legato a questa storia. Abbiamo potuto visitare la Casa Museo , una fedele riproduzione della casa rurale tipica della valle, in cui vengono proiettati i video realizzati con i racconti delle persone che vivono qui e mantengono vive le tradizioni.

cerveno casa interno-1

cerveno casa-1
Proprio per farci toccare con mano queste tradizioni abbiamo avuto modo di assaggiare dei piatti preparati per noi dalle donne del paese secondo le ricette di famiglia, ma qui purtroppo nessuna foto, eravamo troppo impegnate ad assaggiare i buonissimi casoncelli fatti secondo la ricetta tradizionale con formaggio, carne ed erbe , ma anche con zucca e uvetta, con speck, i “capù” o capponi, involtini di carne e verza , i dolci , insomma non avevamo tempo per le foto.

A Cerveno è possibile anche visitare il vecchio caseificio turnario del 1929  dove tutto il paese raccoglieva il latte e dove si possono ancora vedere i macchinari dell’epoca e leggere i documenti originali in cui erano riportate le pesate del latte, i compiti dei casari,le indicazioni di cosa fare.

Dall’altra parte del paese c’è il Santuario con la sua particolarissima Via Crucis all’interno della chiesa.

cerveno via crucis-1

cerveno via crucis 2-1

Tornando verso Boario Simona ed io ci siamo fermate a visitare Bienno, un paese splendido, ricco di scorci suggestivi, chiese antiche, angoli meravigliosi , qui  si può anche visitare un vecchio mulino ad acqua ancora funzionante.

bienno-1

bienno mulino-1

Ma se volete vedere qualcosa di veramente unico non potete perdervi le incisioni rupestri che si possono vedere a Capo di Ponte, Ceto, Cimbergo, e Paspardo , Sonico, Sellero ,Darfo Boario Terme e Ossimo .

Dopo una giornata così non potevo finire che nel migliore dei modi e cioè con una cena camuna al ristorante La cuna del lac a Sorline ( Angolo Terme) dove potrete gustare le ricette della cucina camuna di lago, di media valle e di alta valle che variano ogni settimana e godere di una vista spettacolare sul lago sottostante e sulle montagne che lo circondano. Ma della cucina ne parleremo più dettagliatamente nel prossimo post.

la cuna del lac-1
Per finire la serata sono tornata al mio alloggio, un bellissimo B&B a Gorzone. Si chiama La teiera, ma è una bomboniera, un luogo tranquillo, accogliente, la famiglia Capitanio che lo gestisce mi ha coccolato, mi sono sentita in famiglia da subito. Per non parlare della stupenda torta di mele che mi aspettava. Ma anche per questo vi rimando al prossimo post, perchè merita un discorso tutto suo.

meleto capitanio-1
Quindi a breve il racconto della cucina camuna e della mia bellissima esperienza nel meleto della famiglia Capitanio …e non solo.

Mele valcamonica-1

Amaro Braulio e #MadeInCima

Io sarò un po’ di parte perchè amo la montagna, mi rilassa, la trovo splendida, piena di colori, luci, odori che mi riempiono il cuore di gioia e serenità. La amo in estate  come in inverno, molto di più del mare, perciò vi lascio immaginare la mia gioia quando mi hanno invitata a visitare le cantine del sig.Peloni a Bormio e se questo nome non vi dice nulla vi dico Braulio!

bormio 4

Il nome di questo conosciutissimo liquore deriva dal Monte Braulio sulle cui pendici vengono raccolte le erbe per la sua preparazione.

Fu creato nel 1875 dal Dottor Francesco Peloni, farmacista del paese, che ha miscelato sapientemente le erbe della sua terra e ha tramandato la ricetta e la passione per il liquore alla sua famiglia.

bormio 11

Della ricetta segretissima si sanno solo le 4 erbe principali, la genziana, il ginepro, l’assenzio e l’achillea moscata, tutte le altre sono segretissime.

Noi abbiamo avuto il piacere di conoscere Edoardo Tarantola Peloni erede della casate e attualmente custode unico della ricetta. Ci ha fatto visitare le cantine, ci ha spiegato tutto il processo di distillazione, una gita veramente fantastica e visto che è possibile prenotare la visita alle cantine vi consiglio di andarle a vedere se avete in programma una gita da quelle parti, fino al 4 settembre è possibile visitarle gratuitamente il martedì e il venerdì alle ore 17 prenotando presso il negozio Braulio di via Roma 27 a Bormio (tel 0342 903406).

bormio 6

bormio 7

bormio 8_modificato-1

bormio 9

Oltre al amaro Braulio tradizionale dal 2000 viene prodotto anche il Braulio riserva, una versione speciale e limitata dell’amaro, invecchiato in botti di faggio, più piccole per donare a questa produzione un gusto e un aroma più intensi e un contenuto alcolico leggermente più elevato ( 21%  per il calssico, 24,7% per il riserva).

bormio 16

Se come me vi siete chiesti come usare l’amaro Braulio oltre che in purezza vi dico subito che è estremamente versatile, com questo clado estivo ad esempio vi consiglio un Braulio spritz :

1 parte di amaro Braulio

3 parti di prosecco

1 parte di soda

tanto ghiaccio tritato

1 fetta di arancia

bormio 15

Oppure su una bella coppa di gelato alla crema o vaniglia.

Insomma ottimo in ogni modo lo vogliate gustare.

Quest’anno Braulio compie 140 anni e per festeggiare ha lanciato un nuovo sito:

www.braulio.it  e un gruppo facebook (facebook.com/amarobraulio.official) qui potrete trovare tutte le novità e tutti i nuovi progetti di Braulio e gli eventi speciali.

Ma dato che Braulio ama le sue montagne ha voluto darci anche la possibilità di assaporare a pieno quello che Bormio offre, ci ha ospitato prima alle terme , sia quelle dei Bagni Nuovi che i Bagni vecchi , molto più caratteristici e con una vista spettacolare , poi una bellissima escursione fino al Rifugio Branca a 2493 mt. di fronte al Ghiacciaio dei Forni e circondato dalle famose  Tredici Cime.

bormio 14

bormio 17

DSC_0080

bormio 13

bormio 12

Per non parlare di tutti i prodotti della Valle , dai formaggi, alla bresaola, ai pizzoccheri, ai dolci uno più buono dell’altro che abbiamo potuto assaggiare . Ma di questi ne parleremo più avanti.

Quindi seguite l’hashtag #MadeInCima e non perdetevi nulla !!