La valle dei segni, la Val Camonica e le tradizioni -prima parte

Nel primo weekend di ottobre ho avuto la fortuna di essere invitata a Darfo Boario Terme con alcune amiche blogger in occasione della presentazione dei progetti La valle dei segniCam on eat e del volume Erborare, per scoprire un territorio stupendo, la Val Camonica.

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L’Italia ci offre sempre zone bellissime, paesaggi mozzafiato ma purtroppo spesso messi in secondo piano da luoghi più alla moda. Grazie ad un gruppo di persone entusiaste della loro valle è nata “ La valle dei segni” un progetto stupendo per riscoprire la Val Camonica , che può offrire non solo piste da sci o fonti termali ma un patrimonio incredibile di storia e di persone uniche.
Il territorio camuno offre un patrimonio inimmaginabile. La valle dei segni nasce proprio come progetto per riscoprire e rivalutare questa bellissima valle, lo sapevate che le incisioni rupestri di questo territorio sono diventate il primo patrimonio dell’umanità dell’Unesco in Italia nel 1979 ?

Nel mese di Ottobre poi la valle offre 4 fine settimana densi di appuntamenti, per tutti i gusti all’interno del progetto Del bene e del bello.

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Venerdì abbiamo partecipato alla presentazione del video di Cam on eat , un progetto sulla cucina e sulle tradizioni culinarie camune. Un appassionato intervento dello chef stellato Stefano Cerveni ha fatto capire le potenzialità di questo territorio, ricco di frutta, formaggi, carne ed erbe spontanee.

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Proprio in merito alle erbe spontanee è stato presentato un bellissimo libro in cui le “Erborare” si raccontano, (le erborare sono le donne camune che conoscono la loro terra e le sue erbe spontanee) e descrivono aneddoti della loro vita e ci regalano ricette uniche tramandate  nelle loro famiglie, il tutto corredato da bellissime immagini di Maria Cemmi. Un libro perfetto come regalo sia a chi ama leggere che cucinare.

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Ma tutto questo è stato possibile anche grazie al progetto La valle dei segni , un progetto forse troppo grande da spiegare in poche righe, quindi vi invito ad andare a vedere il loro sito e a lasciare il vostro segno, si perchè con un semplice gioco, potrete vedere di che segno siete ( nulla a che fare con l’astrologia ) e lasciare il vostro segno nella valle.

Sabato abbiamo visitato il bellissimo paese di Cerveno, famoso per la sua via Crucis lignea ma anche per la via crucis animata che si svolge ogni 10 anni per le vie del paese.
Qui abbiamo avuto modo di conoscere i registi del film “ Raccontare l’uomo che mangia” e vedere il progetto legato a questa storia. Abbiamo potuto visitare la Casa Museo , una fedele riproduzione della casa rurale tipica della valle, in cui vengono proiettati i video realizzati con i racconti delle persone che vivono qui e mantengono vive le tradizioni.

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Proprio per farci toccare con mano queste tradizioni abbiamo avuto modo di assaggiare dei piatti preparati per noi dalle donne del paese secondo le ricette di famiglia, ma qui purtroppo nessuna foto, eravamo troppo impegnate ad assaggiare i buonissimi casoncelli fatti secondo la ricetta tradizionale con formaggio, carne ed erbe , ma anche con zucca e uvetta, con speck, i “capù” o capponi, involtini di carne e verza , i dolci , insomma non avevamo tempo per le foto.

A Cerveno è possibile anche visitare il vecchio caseificio turnario del 1929  dove tutto il paese raccoglieva il latte e dove si possono ancora vedere i macchinari dell’epoca e leggere i documenti originali in cui erano riportate le pesate del latte, i compiti dei casari,le indicazioni di cosa fare.

Dall’altra parte del paese c’è il Santuario con la sua particolarissima Via Crucis all’interno della chiesa.

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Tornando verso Boario Simona ed io ci siamo fermate a visitare Bienno, un paese splendido, ricco di scorci suggestivi, chiese antiche, angoli meravigliosi , qui  si può anche visitare un vecchio mulino ad acqua ancora funzionante.

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Ma se volete vedere qualcosa di veramente unico non potete perdervi le incisioni rupestri che si possono vedere a Capo di Ponte, Ceto, Cimbergo, e Paspardo , Sonico, Sellero ,Darfo Boario Terme e Ossimo .

Dopo una giornata così non potevo finire che nel migliore dei modi e cioè con una cena camuna al ristorante La cuna del lac a Sorline ( Angolo Terme) dove potrete gustare le ricette della cucina camuna di lago, di media valle e di alta valle che variano ogni settimana e godere di una vista spettacolare sul lago sottostante e sulle montagne che lo circondano. Ma della cucina ne parleremo più dettagliatamente nel prossimo post.

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Per finire la serata sono tornata al mio alloggio, un bellissimo B&B a Gorzone. Si chiama La teiera, ma è una bomboniera, un luogo tranquillo, accogliente, la famiglia Capitanio che lo gestisce mi ha coccolato, mi sono sentita in famiglia da subito. Per non parlare della stupenda torta di mele che mi aspettava. Ma anche per questo vi rimando al prossimo post, perchè merita un discorso tutto suo.

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Quindi a breve il racconto della cucina camuna e della mia bellissima esperienza nel meleto della famiglia Capitanio …e non solo.

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4 Comments

  • Reply
    Simo
    12 Ottobre 2015 at 11:09

    che bello, mi hai riportato alla mente tanti bei momenti vissuti insieme mia cara…
    Aspetto il racconto della tua esperienza al meleto, non vedo l’ora 😉
    Grazie ancora x tutto, un abbraccio e buon lunedì

  • Reply
    Lilli nel paese delle stoviglie
    12 Ottobre 2015 at 15:10

    anna che bello, son così felice che abbiate apprezzato, valorizzato e raccontato con entusiasmo la valle camonica, ero lì anche ieri, fatico a starle lontano, amo quella valle, attendo il secondo post, grazie!

  • Reply
    julia
    12 Ottobre 2015 at 23:29

    Una bellissima esperienza in questa Valle tutta da scoprire. un abbraccio

  • Reply
    gaia sera
    14 Ottobre 2015 at 9:43

    Conosco la Val Camonica perché ci passiamo per andare in montagna ma non ci siamo mai fermati ma quello che ho potuto vedere anche solo passando in macchina comunque incanta. E’ tanto che propongo a mio marito di fare una sosta proprio lì e le tue foto di sicuro rafforzano il mio proponimento. Sono bellissime

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