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Farina di mais

Biscotti di mais

Forse qualcuno sa che il 16-17 maggio sono le giornate europee dei mulini antichi. Un bel modo per conoscere e visitare i mulini che ancora ci sono ( e funzionano) nelle zone dove abitiamo e che magari non conosciamo. Nella mia zone c’è un bellissimo mulino, il molino Rigamonti, che macina mais.

bisc mais C

Ne ho approfittato e  ho provato la farina fioretto di mais, quella fine adatta per la pasticceria, facendo questi biscotti di gusto antico. Ottimi, con una tazza di latte mi riportano a tempi passati dove, anche queste semplici cose, erano una festa !!

bisc mais D

Se volete un’altra ricetta con la farina di mais, qui trovate i pan meini.

 

5.0 from 3 reviews
Biscotti di mais
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Biscotti secchi al mais di una volta.
Author:
Recipe type: Biscotti
Cuisine: Italiana
Ingredienti
  • 200 g farina00
  • 200 g farina fioretto di mais
  • 100 g zucchero velo
  • 3 uova intere grandi
  • 185 g burro morbido
  • sale
  • 2-3 cucchiai di latte se necessario
Spiegazione
  1. Dose per 20-25 biscotti.
  2. Con una frusta elettrica montare il burro con lo zucchero, quindi aggiungere le uova, una per volta alternandole con le farine setacciate insieme. Per ultimo aggiungete un bel pizzico di sale. Se l'impasto risultasse troppo duro per essere usato in una tasca da pasticceri aggiungete 2-3 cucchiai di latte per ammorbidirlo ( dipende dalle uove e dalle farine).
  3. Mettete l'impasto in una tasca da pasticcere con una bocchetta a stella e fate delle ciambelline da 5 cm di diametro.
  4. Cuocete in forna caldo a 180° per 25-30 minuti , finchè saranno ben dorati ma non troppo scuri o diventeranno duri raffreddandosi.

Questi sono i miei, forse un pochino troppo coloriti, ma buoni.

bisc mais EQuesti invece per il tè con un’amica

bisc mais B

Il 16 maggio io e Paola, come Happy Kitchen saremo lì al Molino di Cunardo  parlare di  pasta madre e impastare qualcosa insieme. Se volete venire scriveteci.

Una dolce tradizione , il dolce Varese a modo mio.

Non sono nata a Varese , ma da sempre
ho passato qui le mie vacanze e i miei fine settimana. Una cosa che
non mancava mai quando arrivavamo erano i dolci della domenica
comperati nella pasticceria Zamberletti e il loro dolce Varese.

La ricetta originale è segreta ,
anche se è molto simile al dolce conosciuto come Amor polenta . E’
un dolce con farina di mais , nocciole e mandorle , cotto nella
caratteristica forma scanalata .
Ho provato diverse volte a rifarlo e
secondo me questa è la versione più simile.
Ottimo con il tè nei pomeriggi
invernali o per una ricca colazione prima della scuola, mi riporta
sempre alla mia infanzia, ogni volta che lo mangio.
Qualche giorno fa ne parlavo con la mia
amica Paola e così ho pensato di rifarlo per farvelo conoscere . 
In casa mia ci sono due correnti la mia per l’uso della farina di mais finissima , quella per capirci della stessa consistenza della farina 00 e quella di mia figlia  che invece preferisce la versione con la farina di mais fioretto , fine ma non finissima , che lascia l’impasto un pochino più granuloso .
E’ proprio una questione di gusto , perchè il sapore non cambia .
Dose per uno stampo rettangolare da 24
cm :
2 uova 
120 g zucchero
100 g burro morbido
50 g farina di mais fioretto o fumetto
60 g fecola di patate
70 g farina 00
20 g mandorle pelate
50 g nocciole tostate sgusciate
20 g rum o amaretto di Saronno
1 pizzico di sale
8 g lievito per dolci
semi di mezza bacca di vaniglia o 1
bustina di vanillina. 
Zucchero a velo per decorare.
Montate le uova con lo zucchero finchè
saranno bianche e spumose , aggiungete il burro, poi spegnete lo
sbattitore ed aggiungete con una spatola le farine setacciate , il
lievito , il sale , la vaniglia e il liquore.
Mettete le nocciole e le mandorle in un
mixer e riducetele in polvere, poi aggiungetele per ultime al
composto.
Imburrate bene lo stampo e infarinatelo
, battetelo per togliere la farina in eccesso . Versate il composto
cercando di distribuirlo bene.
Cuocete a 190° per 30 minuti in forno
caldo. Fate sempre la prova coltello .
Lasciate raffreddare un pochino il
dolce prima di sformarlo.
Prima di servirlo cospargetelo di
zucchero velo. 

La mia idea di pane giallo lombardo

Questo mese la ricetta da presentare
per Panissimo era un pane regionale, io sono lombarda e il primo che
mi è venuto in mente è stato il pane giallo. Mi ricordo che a casa
mia si mangiava questo pane di farina di mais. Non si usa proprio la
farina per la polenta, ma una leggermente più fine, però quando lo
mangi il sapore della polenta un po’ lo ricorda. A me piace molto con
i salami o i formaggi tipo un buon gorgonzola cremoso giusto per
rimanere in zona , ma una volta si usava sia per colazione nel latte
che per cena nelle zuppe, una ricetta povera, ma come tante ricette
povere piena di sapore e ricordi.

Già che c’ero ho voluto provare una
forma diversa da quella originale e seguendo i consigli dell‘école de boulangerie ho fatto un Coupe saucisson .
Per una pagnotta grande :
500 g farina 0
250 g farina gialla fine
500 g acqua
1 bustina di lievito di birra
disidratato o 20 g di lievito fresco
15 g sale
Mettete la farina gialla in una grossa
ciotola ,portate ad ebollizione 300g di acqua ( presa dal totale) e
versatela sulla farina, mescolate e lasciate riposare per 5 minuti.
Poi aggiungete la farina bianca , il
sale, il resto dell’acqua e il lievito. Deve venire un impasto
abbastanza sodo e liscio.
Fate riposare nella ciotola coperto per
circa 1 ora, poi mettetelo su un piano e sgonfiatelo leggermente,
dategli la forma del filone arrotolandolo stretto . Posatelo sulla
teglia del forno coperta con carta forno, spolverate bene con farina
bianca e fate dei tagli abbastanza profondi a distanza di 1,5 cm
l’uno dall’altro.
Fare lievitare coperto per almeno
un’altra ora , intanto accendete il forno statico a 200° .
Infornate per 35/ 40 minuti finchè
sarà ben colorito.
Fate raffreddare bene su una griglia . 
Con questo pane partecipo alla raccolta di questo mese di Panissimo che è ospitata da Sandra di Dolce forno e ideato da  Barbara del blog Bread & Companatico  e Sandra del blog Indovina chi viene a cena?  Se ti va di partecipare qui troverai tutte le spiegazioni. 

                                            panissimo a casa mia
                                        

I dolci della mia infanzia, il pan meino.

Qualche giorno fa era San Giorgio e qui a Varese, un’iniziativa del comune ha riportato nei panifici la tradizione del pan meino, un dolce povero, fatto con farina gialla e che per tradizione veniva fatto il 23 aprile, San Giorgio , protettore dei lattai, giorno in cui si firmavano i contratti  per le forniture dell’anno e si festeggiava  con pan meino e panna fresca.
Questa cosa mi ha fatto ricordare la mia infanzia ,quando mia mamma andava dalla Signora Melia , la nostra prestinaia e ci comprava questi dolci , ne comprava tanti di questi bellissimi dischi dorati con lo zucchero a velo sopra e la sera li mangiavamo con delle gran tazze di latte, era  una delle cose più buone del mondo, per una sera si trasgredivano le regole e si potevano mangiare solo latte e dolci.Purtroppo non ho la ricetta della signora Melia, ma questa versione la trovo altrettanto buona .
Ci sono tante varianti di questo dolce, con lievito di birra o lievito per dolci, con o senza fiori di sambuco, ma questa è quella che mi piace di più .
 ….e io questa sera mi mangio latte e pan meino….come una volta.

Per circa 10 pezzi
190 gr farina bianca 00
290 gr farina giallo fioretto ( quella fine per dolci )
150 gr burro sciolto
150 gr zucchero
    3 uova
    1 bustina lievito per dolci
    1 pizzico di sale
    1 bustina di vanillina
zucchero velo e zucchero semolato per decorare.

Sbattere bene le uova con lo zucchero , poi aggiugere il burro ormai freddo, la vanillina, il sale e poi le due farine.
Otterrete un composto morbido e vellutato.
Fate riposare in frigorifero per mezz’ora, poi fatene delle palline da circa 60 gr e sciacciatele fino ad ottenere dei dischetti di circa 2 cm di altezza . Metteteli su una placca da forno distanziati, e spolverateli con zucchero semolato e zucchero a velo .
Cuocere in forno caldo a 180° per 20 minuti.

Con questo post partecipo al contest Il Sapore dei Ricordi di “La cucina leggera”: