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Formaggio

Il pane nero avanzato e i canederli per l’MTchallenge

Eccoci di nuovo alla sfida per
l’MTchallenge , questo mese sono di scena i canederli , ma solo
quelli salati , rigorosamente cotti nel brodo come da indicazioni di
Monica, vincitrice dell’Mtc di novembre.
Adoro i canederli e sono uno dei pochi
primi piatti che trovate sul mio blog ( qui per la precisione ).
I canederli sono un modo intelligente
di riusare il pane avanzato, si possono preparare in infiniti modi ,
basta solo un po’ di fantasia e sono buonissimi.
La mia versione è abbastanza classica
sono dei canederli di pane nero ai cereali con formaggio raclette .
Li ho cotti in un buon brodo di carne ma poi conditi con del burro
nocciola .
Ci sono poche regole da seguire e qui nel blog di Monica 
potete trovare alcuni suggerimenti per una perfetta riuscita .
Avanti , aprite il cassetto del pane e
vedete cosa potete preparare.

Per 4-6 persone :
300 g pane nero ai 5 cereali( ma va dene qualsiasi tipo di pane )
200 g latte tiepido
    2 uova
200 g raclette
2-3 cucchiai di farina bianca
sale
pepe
noce moscata
chiodi di garofano macinati
zenzero in polvere
1 litro di brodo di carne ( ma va bene
anche vegetale se preferite)
Burro nocciola
Parmigiano reggiano 
Preparate un buon brodo di carne nel
vostro modo preferito .
Per
i canederli :
Tagliate il pane raffermo
in pezzetti piccoli , mettetelo in una grande ciotola .
In una ciotola unite le
uova ed il latte leggermente tiepido e sbattete leggermente per
rendere il liquido omogeneo; versatelo sul pane, mescolate bene e
lasciate riposare, mescolando ogni tanto, per almeno 20 minuti.
Intanto preparate il
formaggio tagliandolo a pezzetti molto piccoli.
Prendete la ciotola col
pane ammorbidito, con le mani impastate il ripieno per vedere se il
pane si è ammorbidito , deve risultare un bel impasto morbido ma non
troppo molle , non aggiungete liquidi , prima di farlo aspettate un
pochino ancora per vedere se si ammorbidisce .
Aggiungete il sale, il
pepe e la noce moscata, le spezie quindi il formaggio.
Mescolate velocemente,
quindi unite la farina necessaria a rendere il composto della giusta
consistenza per formare le palline. 
Fate delle palline poco
più grandi di una pallina da ping pong . 
Mettete a cuocere nel
brodo caldo , ma senza farlo bollire troppo , deve sobbollire o
rischiate di romperle. 
Dopo circa 15 minuti
decidete come servirle , se le preferite in brodo metteteli in un
piatto e copriteli con il brodo che avrete però passato ad un colino
fine per togliere gli eventuali residui , se invece decidete di
servirli con il burro , fatelo arrostire per bene , scolate i
canederli , metteteli in un piatto , spolverateli con il parmigiano e
copriteli con il burro nocciola ben caldo.
                                      Con questa ricetta partecipo al MTchallenge di gennaio 

Insalata mimosa , la mia versione per #noicheeseamo

Anche quest’anno i formaggi svizzeri e il blog Peperoni e patate   ci
propongono un contest con 2 prodotti eccellenti il Gruyère e l’
Emmentaler e il tema era rielaborare 2 ricette “del cuore” , 2
ricette a cui siamo affezionati .
Ci sono delle ricette che non seguono
la moda del momento , ma che si ripropongono sempre nei grandi pranzi
perchè hanno un qualcosa di speciale, perchè fanno parte delle
tradizioni di una famiglia. Da noi una di queste ricette è la mimosa
, non so se sia il nome esatto perchè è una ricetta che ci
preparava una nostra conoscente e lei la chiamava così . In effetti
potrebbe essere un piatto unico vista la ricchezza , ma nelle grandi
occasioni noi lo serviamo tra gli antipasti. Non c’è Natale o pranzo
di Pasqua senza la mimosa.
Questa semplice insalata di verdure
cotte si arricchisce con del tonno, delle uova e dell’ Emmentaler
Vi ricordate che l’ Emmentaler è il
formaggio con i buchi ? Ne abbiamo già parlato qui . Un formaggio
dal gusto dolce ,nella versione classica, che si presta ad essere
consumato sia crudo che cotto. Ma forse non sapete che ci sono
diversi gradi di stagionatura :«Classic» dal gusto dolce che
ricorda la noce (stagionato almeno 4 mesi), «Reserve» con forti
sentori speziati (stagionato almeno 8 mesi), «Grotta» dal gusto
pieno e vigoroso (stagionato almeno 12 mesi in grotta).

Per 4 persone :
2 patate grandi
4 carote
3 uova
120 g tonno sott’olio  ( volendo potete anche aumentarlo un po’ )
250 g Emmentaler
150 g maionese

Pelate le patate e le carote ,
lessatele in acqua salata finchè saranno tenere ma non troppo molli,
scolatele e fatele raffreddare.
Rassodate le uova .
Tagliate sia le verdure che
l’emmentaler a filetti con la grattugia a fori grandi ( quella da
rosti ).
Sbriciolate il tonno ,ben sgocciolato
dall’olio , con una forchetta .
Pelate le uova sode e dividete i tuorli
dagli albumi e passate anche gli albumi alla grattugia.
Tenete da parte i tuorli sodi.
A questo punto assemblate l’insalata o
in una terrina o in coppa-pasta per delle monoporzioni se volete un
impiattamento più elegante .
Dovrete formare degli strati di verdure
e formaggio ma intervallati da un pochino di maionese, quindi partite
con le patate , poi un cucchiaio di maionese, poi le carote , il
tonno, le patate , la maionese , gli albumi, le carote , l’Emmentaler
e così avanti fino alla fine degli ingredienti.
Per ultimi a finire mettete i tuorli
sodi grattugiati con una grattugia fine .
Tenere in frigo fino a poco prima di
servire.

Con questa ricetta partecipo al concorso #noicheeseamo di Peperoni e patate e Formaggi svizzeri

Mini quiche al Gruyère dop e mele

Quante volte vi sarà capitato di sentire qualcuno chiamare gruviera il formaggio emmentaler ? Tante , è  quasi di uso comune , ma quante volte si usa il “gruviera” al posto del gruyère? Tante , perchè i nomi sono simili e si pensa che gruviera sia l’italianizzazione di gruyère , ma emmentaler e gruyère sono formaggi molto differenti. L’emmentaler è dolce , morbido e soprattutto con i buchi ! Il gruyère invece è un formaggio a pasta dura , molto saporito e senza i buchi !
 Una curiosità, per una forma di Gruyère di 35 kg occorrono circa 400 litri di latte
crudo fresco.  Durante i numerosi
mesi di stagionatura, le forme vengono periodicamente spazzolate,
lavate con acqua salata e capovolte. L’umidità permette alle muffe di
svilupparsi e queste favoriscono poi la maturazione del formaggio, dalla
crosta verso l’interno. È questo processo che dà al Gruyère DOP il suo
specialissimo sapore.
Se siete curiosi di saperne di più potete consultare il sito dei formaggi svizzeri , io intanto vi propongo una ricetta da gusto un po’ agro dolce preparata con il gruyère ( quello senza i buchi ) .

Per 6 mini quiche da 10 cm:

per la pasta brisée:
250 g farina bianca 00
150 g burro freddo a pezzetti
1 uovo intero grande
1 pizzico di sale
1 pizzico abbondante di pepe di sichuan (in sostituzione potete usare anche del pepe bianco )

per il ripieno:
1 mela renetta o golden ( circa 150 g pulita )
70 g gruyère
70 g pancetta dolce
10 g burro
1/2 cipolla di tropea

per la liaison ( la crema che legherà il ripieno):
2 uova intere
150 g panna da cucina ( in questo caso va meglio di quella fresca)
sale , pepe, noce moscata

Mettete tutti gli ingredienti per la pasta in un mixer e fate andare per qualche minuto , finchè si formerà una palla. Rovesciatela su un piano, impastate qualche secondo a mano, formate un panetto , avvolgetelo in pellicola alimentare mettete in frigo a riposare per almeno 30 minuti.
Tagliate la cipolla a pezzetti piccoli o a striscioline, fatela saltare in una padella con il burro qualche minuto , aggiungete poi la mela, la pancetta e fate cuocere per 5 minuti.
 Preparate la liaison, sbattendo in una ciotola le uova con la panna , regolate con sale , pepe e un pizzico di noce moscata.
Stendete la pasta brisèe ad uno spessore di 3 mm circa , foderate le teglie, riempitele con il ripieno , il formaggio grattugiato e coprite con la liason.
Mettete in forno a 200° per altri 35-40 minuti , finchè saranno colorite.
Servite calde o tiepide .

Con questa ricetta partecipo al concorso #noicheeseamo di Peperoni e patate e Formaggi svizzeri

Muffin di salame Mandola e montasio

Lo so , ve l’ho già detto ma io adoro
i salumi e quando mi propongono di provare un salume non so dire di
no. In questo caso ho assaggiato il salame Mandola del salumifico Peveri, un salame fatto con carne magra di prosciutto .
E’ buonissimo gustato con del pane
fresco , magari nero e un velo di burro ma oggi ho voluto provare una cosa diversa , un
finger food adatto ad un happy hour , per cui un piccolo ma gustoso muffin che ben si abbini al vino o ad un cocktail a base di frutta. Un muffin con Mandola e formaggio montasio , da servire
leggermente tiepidi così da gustarne appieno il sapore.
Per 24 muffin mignon:
250 g farina 00
200 ml latte
50 g burro sciolto
2 uova
1 pizzico di sale ( non esagerate
perchè già salame e formaggio sono saporiti )
1 pizzico di pepe bianco macinato
fresco
1 bustina di lievito per torte
salate ( non lievito di birra ! )
80 g salame Mandola a cubetti piccoli
80 g formaggio montasio a cubetti
piccoli .
In una ciotola unite tutti gli
ingredienti secchi ( farina , sale , lievito , pepe )
In un’altra ciotola mescolate bene le
uova con il latte e il burro .
Unite i due composti senza mescolare
tanto , aggiungete salame e formaggio e mescolate con un cucchiaio
giusto il tempo di amalgamare tutto .
Riempite gli stampi, imburrati ed
infarinati , fino al bordo , cuocete in forno caldo a 180° per 20.
Se non vi sembrassero troppo coloriti alzate la teglia nella parte
alta del forno per un paio di minuti, non allungate i tempi di
cottura o rischiereste di avere dei muffin troppo secchi.
Servite , se possibile , appena tiepidi
oppure ripassateli in forno per 5 minuti a 70° prima di servire .
Un buon bicchiere di vino giovane è
l’ideale accompagnamento. 

Misticanza con bocconcini di scamorza e pancetta piacentina DOP

Vi avevo promesso una ricettina con la
pancetta piacentina DOP e vista la stagione ho pensato ad una
insalatina con un tocco goloso.
Non bisogna pensare che i salumi siamo
dannosi alla nostra salute e non vadano bene in una dieta sana. Vanno
benissimo, anzi in una dieta equilibrata si possono mangiare fino a
70 g di salumi 2 volte alla settimana . La varietà di salumi poi, ci
aiuta a variare continuamente assecondando le nostre esigenze e i
nostri gusti.
Se li abbiniamo a della verdura saranno
un piatto perfetto per un pranzo estivo .

Dose per persona:
150 g di misticanza
2 bocconcini di scamorza affumicata( circa 50 g)
4 fette di pancetta piacentina DOP
4-5 pomodori essiccati sott’olio
1 fetta di pane rustico
Per condire :
Olio extravergine d’oliva
aceto balsamico di Modena
Sale

Preparate dei crostini facendo
abbrustolire la fetta di pane leggermente unta e salata e tagliandola
poi a cubetti .
Avvolgete i bocconcini di scamorza con 2 fette di pancetta non troppo sottile e infilateli su uno spiedino
di legno.
Preparate l’insalata in una ciotola e
conditela , unitevi i pomodori a tocchetti , i crostini di pane
abbrustolito.
Fate scaldare bene una padella
antiaderente , mettete i bocconcini di formaggio rivestiti di pancetta  e fateli
scaldare . Girateli spesso così che il formaggio cominci a fondersi
e la pancetta si abbrustolisca leggermente.
Servite subito mettendo lo spiedino
sopra l’insalatina.

Facciamo la piadina per l’MTchallenge

Anche questo mese la ricetta per la sfida per l’
MTChallenge non ci delude, la vincitrice del mese scorso, Tiziana
del blog L’ombelico di Venere, ha scelto una buonissima ricetta , la
piadina . Di piadine ne ho provate tante, ma questa è buona,
friabile, delicata , ottima insomma!

Quello che mi è mancata è la
fantasia nella farcitura, ma perchè a me la piadina piace semplice, prosciutto e
crescenza , magari con due fettine di pomodoro fresco, quindi questa
è una versione un po’ più ricca anche se in semplicità .
Approfittate dei mondiali per proporla
agli amici , farete una gran figurone .
Unica differenza da quelle di Tiziana è
che io le preferisco più sottili, quindi le ho stese molto basse di quello che consiglia lei (
tanto poi si gonfieranno in cottura).
Per 10 piadine da circa 15 cm di
diametro :
500g farina 00
125 g acqua
125 g latte scremato
100 g strutto
15 g lievito per torte salate
10 sale
1 pizzico di bicarbonato
Farcitura :
2 peperoni grigliati conditi con sale e
poco olio d’oliva
3 robioline di capra
300 g ventricina piccante
Come al solito io sono per la praticità
, quindi ho messo in un mixer la farina , lo strutto , il sale, il
bicarbonato, poi poco per volta ho aggiunto l’acqua e il latte appena
tiepidi e per ultimo il lievito, ho impastato per circa 10 minuti ,
fino ad ottenere una pasta morbida e vellutata.
Coprite e mettete a riposare al fresco
per 24 , ma meglio ancora 48 ore.
Dividete la pasta facendo delle palline
di circa 80 / 90 g .
Stendete ogni pallina in una sfoglia
molto sottile e cuocetela su una padella di ghisa o ,se non l’avete,
in una padella antiaderente ben calda.
Quando comincerà a scurirsi giratela e
cuocete l’altro lato .
Ora potete farcirla direttamente o
tenerla al caldo coperta da un tovagliolo, cuocere anche le altre e
poi farcirle .
Per la farcitura :
mettete in ogni piadina due fette di
vetricina , un pochino di robiolina e finite con qualche filetto di
peperone grigliato. Piegate in due e servite
Se volete farne una versione finger
food  farcite la piadina quando è ancora calda e arrotolatela
subito , poi tagliatela a fette alte 2 -3 cm .

Con questa ricetta partecipo all’ MTChallenghe di giugno

Soufflé allo sbrinz e roquefort per l’MTC

Dal mese scorso ho deciso di
intraprendere l’avventura del MTchallenge , una specie di gara tra
blogger e subito mi sono imbattuta in una missione impossibile :
fotografare un soufflé !!

Non avete idea di come sia frustrante
cercare di fotografare una cosa , che solo il tempo di mettere a
fuoco e già non c’è più. Lo sforni ed ha una bella cupola dorata,
lo posizioni sul tavolo, prendi la macchina e ti ritrovi una sorta di
frittella.
Non so se riuscirò a fare delle belle
foto, per cui immaginatelo bello alto e dorato , ma è comunque molto buono , soffice e ho voluto accostarlo ad una salsa pungente al roquefort e al dolce delle pere al miele.
Per 4 soufflé monoporzione:
25 g farina 00
25 g burro
250 g panna
60 g sbrinz grattugiato
2 uova
sale
pepe
noce moscata
Per la salsa :
150 g panna fresca
75 g roquefort
Per le pere :
1 pera soda
2 cucchiai di miele
In una casseruola preparate la base
mescolando il burro con la farina, mettete sul fuoco dolce, finchè
saranno ben amalgamati e senza grumi, aggiungete la panna , regolate
di sale, pepe e noce moscata, portate a cottura finchè sarà una
bella crema densa, aggiungete il formaggio grattugiato e scioglietelo
bene.
Fate raffreddare e unito poi i 2
tuorli.
Montate a neve ben ferma i 2 albumi e
incorporateli alla crema.
Imburrate gli stampini per soufflè ( o
delle piccole pirofile) , cospargetele con dello sbrinz grattugiato e
riempiteli per ¾ con il composto.
Infornare a 170° per 15 minuti , poi
alzate a 240° per 10 minuti .
Nel frattempo che i soufflè cuociono
fate scaldare bene la panna, togliete dal fuoco e unitevi il
roquefort a pezzetti , così che si sciolga bene.
In una padellina fate sciogliere il
miele, tagliate la pera a fette , non troppo sottili e fatela cuocere
5 minuti nel miele. Servite a lato del soufflè .
Impiattate lasciando il soufflè nella
sua cocotte e servendo le pere e la salsa a parte .
Con questa ricetta partecipo al MTchallenge di marzo
 

Crocchette di zucca , patate e gruyère .

Per piacere non confondete il gruyère con il gruviera ! Spesso sento chiamare l’emmentaler ( il gruviera ) con il nome di gruyère , forse perchè si pensa sia il nome francese, ma sono due cose ben diverse. Dolce il primo, molto saporito il secondo.
Sapete già che mi piace molto la cucina svizzera e anche i suoi formaggi, per questo mi ha fatto molto piacere poter  partecipare alla Swiss cheese parade del blog  Peperoni e patate e dei  Formaggi svizzeri.
Dovevamo pensare a uno street food e visto il periodo ho voluto usare la zucca e per
contrastare il suo dolce ho scelto  il gruyère .

Per circa 20 crocchette:
300 gr patate lessate
300 gr zucca pulita
  50 gr sbrinz gratuggiato
  50 gr burro
    1 uovo 
       sale , pepe , noce moscata
150 gr gruyère

   per la panatura :
   1 uovo
      pangrattato

  olio per friggere

Cuocete la zucca tagliata a pezzetti piccoli in una padella con il burro, aggiungendo un pochino di acqua se dovesse asciugare troppo.
Dopo circa 10 minuti dovrebbe essere morbida, passatela al passaverdura e unite anche le patate passate, impastate bene e aggiungete lo sbrinz, l’uovo intero .
Regolate di sale e pepe. Unite una spolverata di noce moscata.
Per ultimo unite il gruyère tagliato a pezzettini piccoli all’impasto.
Formate delle crocchette , passatele nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato.
Friggete in abbondante olio caldo e scolatele quando saranno ben dorate. Servitele subito.

                                 Con questa ricetta partecipo alla SWISS CHEESE PARADE
 

                                                                                                                                                      

Strudel salato di fagiolini

Le previsioni ci prospettano una settimana di caldo africano e io cosa faccio? Accendo il forno ! (Si, ma poi esco in giardino).
Cenare all’aperto, in giardino è uno di quei privilegi che hai quando abiti fuori dalle città ( mi sembra di essere Csaba) e questa sera ho pensato di fare uno strudel salato, da servire tiepido, accompagnato da una bella e ricca insalata mista, così potrò godermi il fresco della sera e non dovrò stare vicino ai fornelli .
Potete anche usarlo per un’aperitivo, tagliato a cubetti e servito con un buon prosecco ghiacciato.

Strudel salato
1 rotolo di pasta sfoglia ( quella rettangolare sarà più comoda)
250 gr ricotta fresca
   2 uova
200 gr fagiolini lessati
    3 cucchiai di parmigiano grattugiato
    sale, pepe, noce moscata
    burro

Per prima cosa fate insaporire i fagiolini con un po’ di burro, sale e pepe facendoli saltare qualche minuto in una padella.Poi fate raffreddare, altrimenti la sfoglia e il ripieno ne soffriranno.
In una ciotola mescolate la ricotta con le uova,il formaggio, sale , pepe e abbondante noce moscata.
Stendete la sfoglia immaginate di dividerla in 3 parti e ricoprite il terzo centrale della sfoglia con metà del composto di ricotta, poi metteteci sopra i fagiolini ormai freddi e la seconda metà del composto.
Piegate i due lembi di pasta liberi a libro sul composto.
Sigillate bene i lati corti e cuocete a 200° per 40 minuti, finché sarà bello dorato in superficie.

Sablè al pomodoro

Finalmente sembra che l’estate sia arrivata in questo fine settimana e noi ne abbiamo approfittato per fare la prima grigliata ! ( veramente anche la seconda ).
A noi piacciono molto i pomodori , allora ho voluto provare questa ricetta di biscottini sablè aggiungendo del concentrato di pomodoro e servendoli con formaggio . Ottimi per l’aperitivo.

Per 20 biscottini
110 gr farina
  80 gr burro
  50 gr parmigiano grattugiato
    2 cucchiai di concentrato di pomodoro
       sale

Mescolare velocemente tutti gli ingredienti, se usate un mixer basteranno pochi secondi.
Formate un cilindro , avvolgetelo nella pellicola e mettetelo a raffreddare in frigo per almeno 30 minuti.( ma potete prepararlo anche il giorno prima).
Tagliate il cilindro a fette di 1 cm di altezza, mettere su una placca e cuocere a 180° per 10/15 minuti, dovranno essere leggermente dorati ai bordi.

Potete servirli con formaggi o come ho fatto io con del caprino e una salsa di pomodoro condita con basilico fresco, erba cipollina, sale,pepe e un pizzico di peperoncino.