Browsing Tag:

Pane

Una focaccia semplice ma tanto buona

In casa mia si mangia tanto pane, in tutte le sue forme.
Ci piace il pane bianco, integrale , di farine miste , la pizza, ma quello che piace di più è la focaccia.
Liscia, barese,con i pomodorini, con le olive, con tanto origano o rosmarino.
Oggi vi lascio una ricetta facile e veloce per una focaccia soffice, con una crosta croccante e, diciamolo, anche un po’ unta, come deve essere, per me , una focaccia.
E’ una ricetta leggermente modificata del bimby, per cui vi lascio il  procedimento per farlo lì, ma va bene anche un buon mixer.

Per una teglia da forno:
200 gr latte
200 gr acqua
500 gr farina da pizza ( ma anche una 00 può andare bene)
  20 gr olio
  10 gr sale
  25 gr lievito di birra fresco o 1 bustina di quello disidratato
  10 gr di zucchero

per l’emulsione:
10 gr olio
10 gr acqua
 
sale fleur de sel o di Cervia

Con il bimby :
Mettete nel boccale l’acqua , il latte , il lievito, lo zucchero e mescolate per 30 secondi a velocità 4.
Unite la farina , il sale e l’olio , impastate per 30 secondi a velocità 6 , poi 2 minuti a Spiga.(se usate un mixer  invece della funzione spiga impastate per 2 minuti con gli impulsi ).
Rovesciate l’impasto , che sarà molto molle, in una teglia unta, ( qui ho usato una teglia 25×35 perchè la volevo alta da farcire, normalmente uso la teglia del forno) ,coprite con un foglio di pellicola e fate lievitare per 2 ore.
Scaldate il forno a 220° , ungete le mani e fate i caratteristici buchi sulla pasta.
Spennellate con metà dell’emulsione e cospargete con il sale grosso.
Infornate per circa 20 minuti, finchè sarà dorata.
 Spennellate ancora la focaccia calda con la restante metà dell’emulsione , poi togliete dalla teglia e mettete a raffreddare su una griglia.

Il mio pain fendu per panissimo

Mi piacciono i gruppi dove si provano le ricette tutti insieme, perchè ti da la possibiltà di confrontarti con gli altri, scambiare dubbi e incertezze sulle ricette e ottenere delle risposte.
Uno di questi gruppi è Panissimo su facebook dove ogni mese c’è

Ogni mese si rifà una forma di pane ( non la stessa ricetta per tutti,quella è libera, solo la forma !) e si impara a dare un aspetto diverso al nostro pane.
Questo mese si fa il pain fendu.

Per 2 pagnotte (da circa 800gr cotte):
1 Kg farina Buratto
250 gr pasta madre matura
600 gr circa di acqua
  25 gr sale
   5 gr malto diastasico

Ho messo nella ciotola della planetaria la pasta madre con 400 gr d’acqua tiepida  e ho impastato con la foglia finchè la pasta madre non si è sciolta, poi ho aggiunto la farina e il resto dell’acqua, poca per volta fino ad ottenere un impasto consistente, ma non duro.
Ho aggiunto il malto, il sale e ho impastato con il gancio per circa 10 minuti, così da ottenere una pasta liscia.
Ho coperto e fatto lievitare per un paio di ore in forno con la luce accesa, così da avere circa 28°.
Dopo questo tempo ho ripreso l’impasto , l’ho sgonfiato leggermente, l’ho diviso in due e ha fatto le forme.
Ho dato una forma rettangolare, con il mattarello ho schiacciato la parte centrale (solo quella) e poi delicatamente ho avvicinato i due lati al centro.
Qui tovate un filmato che spiega molto bene come dare la forma.
Ho infarinato bene un tagliere di legno poi ho messo il pane a lievitare a faccia in giù.
Quando è lievitato bene ( per me circa 4 ore) ho acceso il forno a 240° con un padellino con dell’acqua all’interno, così da creare del vapore e la teglia che avrei usato per cuocere.
Quando il forno è stato pronto , ho abbassato la temperatura a 200°, ho tolto il pentolino e ho rovesciato il pane sulla teglia calda e infornato subito per circa 40/45 minuti.
Per raffreddarlo mettetelo su una griglia, così eviterete la condensa sotto che rovina la crosta.

 

 Tutto qui, spero che nessuno inorridisca, ma è un pane semplice che deve la sua bontà alla farina.

Pane di farine antiche e pasta madre .

Tra me e la pasta madre è amore e odio. Mi piace quando lievita, il suo profumo, la odio per doverla rinfrescare per non perderla e dato che  non voglio sprecare niente e mi ritrovo con chili di pasta da usare. Mi piace come profuma i dolci , la odio perchè  non sai mai il suo tempo di lievitazione, si perchè la pasta madre decide da sola quando è pronta per darti soddisfazione ( almeno la mia ).
Se dopo il rinfresco raddoppia in 2 ore, no è detto che il tuo pane faccia altrettanto.
Io sono una spiccia , se decido di fare una cosa deve essere subito , invece la pasta madre ti obbliga a seguire i tempi che la natura ti impone e forse al giorno d’oggi sarebbe meglio seguire questi insegnamenti. Oggi ho voluto ( e potuto) ascoltare la mia pasta madre, ho impastato il pane , poi l’ho messo nel cestino e l’ho lasciato lievitare, al calduccio per 5 ore finchè era ben lievitato , poi l’ho cotto per quasi un’ora, ma finalmente ho avuto un pane leggero e profumato, con il profumo di una volta.

Per una pagnotta grande :
600 gr farina “antichi sapori” o misto di enkir, segale , farro, kamut
150 gr pasta madre rinfrescata e matura
450/500 gr circa di acqua
  15 gr sale

La sera prima :
Versare in una ciotola la farina con 400 gr di acqua del totale, impastare velocemente e lasciar riposare per 30 minuti, questo procedimento si chiama autolisi.
Trascorso questo tempo metterlo nella ciotola della planetaria con la foglia e aggiungere la pasta madre a pezzetti, poi il sale e poco per volta l’acqua rimasta fino ad ottenere un impasto liscio e non duro, circa 10 minuti .( la dose di acqua dipende dal tipo di farina che userete ).
Fate riposare per un’ora nella ciotola, poi versate su un piano ben infarinato e date un giro di pieghe a tre* .
Chiudete in una ciotola e mettete in frigo a lievitare per una notte.

Il mattino dopo:
Togliete la pasta dal frigo e riportatela a temperatura ambiente (TA) , ci vorranno almeno 2 ore .
Date alla pasta ancora un giro di pieghe a tre e mettete a lievitare coperto a campana ( vuol dire sul piano con una ciotola grande che permetterà di lievitare senza comprimere e far seccare la pasta).
Anche qui dipenderà dalla forza del vostro lievito, dalla temperatura esterna , ma il minimo saranno 2 ore.
Ora date la forma finale stendendo leggermente la pasta con le mani poi cercate di arrotolare la pasta ben stretta su se stessa formando una pagnotta ovale.
Io l’ho messa in un cestino per lievitazione, ma potete anche lasciarla su un piano, coperta con un telo e lasciate lievitare bene, non abbiate fretta , deve gonfiarsi bene !
Scaldate il forno a 230° con la placca che userete per cuocere all’interno.
Quando il pane sarà lievitato versarlo velocemente sulla teglia calda, fare dei tagli con una lametta sopra e infornate per 10 minuti, poi abbassate a 190° per almeno altri 40 minuti. Controllate che sia ben colorato. Spegnete il forno e lasciatelo dentro ancora per 10 minuti con lo sportello un po’ aperto.
Fate raffreddare poi su una griglia, così un farà condensa sotto.

* Pieghe a tre : stendere la pasta in un rettangolo, poi piegare un terzo dell’impasto al centro della pasta, l’altro lato sui primi due, poi girare di 90° e ripiegare nello stesso modo, mettere la chiusura sotto la pasta e far lievitare . Qui trovate una spiegazione molto chiara del Maestro Adriano .

Questo è il risultato, lo so è un po’ lungo da fare, ma ne vale la pena. Se poi avete del buon burro da spalmarci sopra o del buon olio d’oliva è fantastico !
                                        

                                                    
Grazie ad un nuovo gruppo ho avuto la voglia di cimentarmi con questo pane e unirmi a loro in questa bella iniziativa che si chiama Panissimo.
 Le creatrici dell’evento sono Barbara di  Bread & Companatico  e  Sandra di  Indovina chi viene a cena?  e questo mese siamo ospiti di Michela di Menta e rosmarino.

                                                     

Pane alle zucchine di Martha

Vi capita mai di trovare solo  2 zucchine in frigo , troppo poche per qualsiasi contorno, ma non volete buttarle?
Allora potete provare questa ricetta  di Martha Stewart, veloce e ottima con i formaggi molli .
Il giorno dopo potete anche tostare le fettine !!

Per uno stampo da plum cake

260 gr farina bianca
115 gr parmigiano gratuggiato
    1 bustina lievito per torte salate
  70 gr olio d’oliva
125 gr latte
    2 uova grandi
250 gr zucchine
       sale e pepe

In una ciotola mescolare uova, latte, olio .
In una seconda ciotola mescolare farina , lievito, sale e pepe,parmigiano.
Grattugiare le zucchine ed unirle alla farina, poi aggiungere il composto com le uova, ne otterrete un composto molto sodo.
Imburrate ( o usate l’olio) lo stampo da plum cake, infarinatelo e metteteci il composto. Livellatelo e passatelo in forno caldo a 190° per circa 60 minuti, deve fare una bella crosta dorata , per sicurezza fate la prova stecchino.
Fate raffreddare almeno 15 minuti nello stampo prima di sformarlo.

Treccia al burro o Zopf

Chi mi segue sa che abito al confine con la Svizzera e amo la cucina di questo paese.
Non solo formaggio e cioccolato , ma tanti piatti buonissimi e dolci spettacolari .
Una bella tradizione è lo zopf o treccia al burro , pane dolce ( ma neanche tanto ) che si usa preparare per la colazione della domenica soppratutto nella zona del Bernese .
 Sarà la forma così bella o il fatto che l’associo alle vacanze , ma io la adoro.
La mangio con burro e marmellata, ma anche con burro e prosciutto .
Ottima per il brunch !

Per 1 treccia :
500 gr. farina 00
250 gr latte
 75 gr burro fuso tiepido
 10 gr sale
   1 cucchiaio di zucchero
 20 gr lievito di birra fresco

1 uovo per spennellare

Setacciare la farina in una ciotola, aggiungere il sale, il burro, il latte e impastare.
Sciogliere il lievito con lo zucchero in 2 cucchiai di acqua.
Aggiungere il lievito alla massa e impastare bene per 15-20 minuti.
Mettere in una ciotola , coprire e far lievitare per almeno  1 ora ( finchè raddoppia il volume ).
Sgonfiare leggermente l’impasto e dividerlo in 2 pezzi .
Formare due rotoli assottigliati alle estremità , poi intrecciateli tra loro.
Posare la treccia su una teglia foderata con carta forno , poi metterla per 15 minuti al fresco.
Accendere il forno a 200°.
Spennellare la treccia con l’uovo sbattuto e cuocere per 40 minuti .

Canederli a pranzo….ma dov’è finita l’estate??

In questa estate anomala, con temperature che salgono e scendono in modo così strano anche i miei menù seguono un’andamento inconsueto . Si passa da piatti leggeri e freschi a piatti quasi autunnali.
Se fossi in vacanza sulle Alpi non mi stupirei della temperatura, ma essere a casa, in città e avere 17° a luglio mi sembra proprio incredibile.
Vista la temperatura e dato che avevo del pane avanzato ho deciso di fare  i canederli ,un piatto povero ma che si presta a mille varianti per adattarsi ai gusti di tutti.
Si possono fare con i funghi, il formaggio,le verdure, per noi oggi speck e spinaci !!

Canederli ( circa 20 )
300 gr pane raffermo ( se è un pane con la crosta dura io la tolgo)
250 gr latte
   2  uova
  50 gr speck in una fetta sola
200 gr  spinaci cotti
    2 cucchiai di farina
       sale, pepe e noce moscata

Per condire :
brodo o burro fuso 

Tagliate il pane a cubetti piccoli,mettetelo in una grossa ciotola e bagnatelo con 150 gr di latte e fate riposare mentre preparate il resto.
Tagliate lo speck a dadini piccoli.
Se avete solo lessato gli spinaci , fateli saltare in un po’ di burro così da insaporirli.
 Adesso aggiungete al pane lo speck, le uova , la farina, gli spinaci un po’ tritati , sale, pepe , noce moscata.Con le mani mescolate bene tutto, l’impasto deve essere consistente ma non duro, quindi aggiungete del latte se è troppo duro o un po’ di pane grattugiato se è troppo molle . La consistenza varia a seconda del pane che usate per cui dovete regolarvi un po’ voi.
Adesso con le mani bagnate fate delle palline grandi come delle palline da ping pong.
Ora avete due possibilità per cuocerli, in brodo se li volete servire come minestra o in acqua salata per 15 minuti, poi scolati e conditi con abbondante formaggio grattugiato e burro fuso , se volete un primo asciutto.( noi preferiamo la versione asciutta).
Se volete potete anche surgelarli e buttarli poi  direttamente in acqua o brodo caldi.

La rosticceria palermitana

Fino a qualche giorno fa non sapevo cosa si intendesse per rosticceria palermitana, poi ecco, sempre lui, il mitico gruppo facebook di Paoletta con l’appuntamento di panificazione del sabato. Questa volta la padrona di casa la fa Ecucinando il sito ( alias Cristina), che ci consiglia le farine, i tempi di riposo , i ripieni. Ci segue passo passo ( l’ho vista rispondere a domande assurde anche a mezzanotte) e il risultato non può che essere perfetto.
La pasta è morbida, dolce ma non troppo, buonissima. Con un po’ di fantasia si possono fare tantissimi ripieni dolci e salati per stupire i vostri ospiti ( ma anche per un picnic o una gita al mare).
Non sono di Palermo e non vorrei dire sciocchezze, per cui mi limito a dire che le forme più conosciute sono i rollò (con i wurstel), le ravazzate (con ragù e besciamella), i calzoni e le pizzette.
Poi c’è la mia versione dolce preferita , un piccolo panino tondo da gustare con la Nutella.
Che dire….sono da provare !!

Per circa 30 pezzi
1 kg farina 00 o W280/300
100 gr strutto ( mezza dose se si pensa di friggerli)
  80 gr zucchero
10/25 gr lievito di birra fresco ( dipende dalla temperatura ambiente e se volete far riposare la pasta in frigo per molto tempo)
  18 gr sale
160 gr acqua
500 ml latte
    1 cucchiaio olio d’oliva

*Se usate una farina 00 dovrete usare solo 500 ml di liquidi in totale ( non 660).

Iniziate facendo un lievitino con 500 gr di farina , 500 ml di latte e il lievito di birra ( più sarà il tempo di riposo della pasta in frigo , minore sarà la dose di lievito . Ad esempio 25 gr se non fate riposo in frigo, ma lievitazione a temperatura ambiente, 10 gr se dopo l’impasto mettete in frigo a riposare per qualche ora prima di dare le forme, 5 gr se fate riposare in frigo tutta la notte e lavorate il mattino dopo.) Lasciate riposare coperto per 90 minuti.
Se usate una planetaria , mettete il gancio e aggiungete tanta farina quanta ne serve per rendere l’impasto consistente, poi alternando , aggiungete zucchero , acqua( se avete usato una farina di forza W 280/300 ) e la farina rimasta , incordando ogni volta.
Con l’ultimo inserimento dello zucchero, unite anche il sale.
Poi lo strutto e per ultimo il cucchiaio di olio.
L’impasto sarà piuttosto morbido, ma elastico.Coprite e fate lievitare finché raddoppia.
Se mettete l’impasto in frigo, ricordatevi che deve tornare a temperatura ambiente prima di essere lavorato.
Fate delle palline di circa 40 / 50 gr. poi decidete la forma e il ripieno.
Per i rollò , fate delle striscie di 1 cm lunghe circa 35/40 cm, poi arrotolatele intorno al wurstel ,facendo in modo che la pasta si sovrapponga leggermente e copritelo tutto .
Per le ravazzate stendete una pallina e mettete il ripieno al centro ( di solito ragù e besciamella), poi chiudete e cercate di ridare la forma della pallina .
Per i calzoni stendete la pallina , mettete il ripieno ( mozzarella , pomodoro e prosciutto) poi piegate e chiudete a mezzaluna .
Per le pizzette schiacciare con la mano la pallina e condire con pomodoro e mozzarella

A questo punto fate lievitare ancora una mezz’ora, poi spennellate con uovo sbattuto, mettete se vi piacciono dei semi di sesamo e  cuocete in forno a 180° finchè saranno ben dorati.

Pagnotta rustica

Come si vede un giorno di sole scatta la voglia di cibi freschi e , in me , la voglia di yogurt.
 Poi il giorno dopo torna il brutto tempo e lo yogurt rimane li, triste e solo in un’ angolo del frigo.
Così scatta il riutilizzo e per non fare la torta , faccio il pane!
É una pagnottella con mollica compatta ma molto morbida, ideale per affettati, salame e formaggi un po’ saporiti.
Veloce da fare e si conserva bene per due o tre giorni.

400 gr farina 0
  25 gr lievito di birra fresco o una bustina di quello disidratato
  10 gr sale
    1 vasetto yogurt bianco
    1 vasetto di acqua tiepida
    1 cucchiaio di olio

Mettete tutto il una ciotola o meglio ancora in un robot da cucina, impastate per 5 minuti ( se usate il robot, di più a mano , ovviamente ).
Formate una palla, mettetela sulla teglia del forno, coprite a campana e far lievitare finché raddoppia.
Incidete la superficie con un coltello ben affilato o una lametta, spolverizzate con della farina e mettete in forno caldo a 200° per 50/60 minuti, dipende dal vostro forno.
Far raffreddare su una gratella .

Ecco un’idea per gustarlo , tomino al cartoccio con pomodori freschi e secchi.

Torta di pane…per la serie “non si butta via il pane…”

Come disse già in altre ricette, non amo gli sprechi, soprattutto se si tratta del pane. Il pane può essere usato in un’infinità di modi, sia da fresco che da secco , questa ricetta è di origine svizzera, dove la torta di pane è molto conosciuta e ne esistono tantissime versioni. La consistenza ricorda quella del castagnaccio, non è una torta soffice ed è ottima con un bicchiere di latte.

250 gr di pane secco tagliato a pezzetti
500 gr latte ( tenetene pronti  altri 100 gr in caso di necessità )
100 gr zucchero
  35 gr cacao amaro
    1 uovo
 50 gr burro
 50 gr pinoli
 35 gr uvetta
 35 gr canditi
   1 cl di grappa
      cannella
      scorza di limone
Mettere il pane a  bagno nel latte e lasciare per una notte.
Mescolare poi il pane , ormai morbido, con l’uovo, lo zucchero, il cacao,il burro sciolto,la grappa , un pizzico di cannella e della scorza grattuggiata di limone.
Per ultimo aggiungere l’uvetta già ammollata, i pinoli e i canditi. Se l’impasto vi sembra troppo duro , aggiungete ancora un po’ di latte per ammorbidirlo, l’assorbenza cambia a seconda del tipo di pane che usate.
Versare in una tortiera imburrata e infarinata di circa 24 cm il composto , Mettere , volendo, qualche fiocchetto di burro sopra.
Cuocere a 180° per circa 1 ora.
Far raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.

Con questa ricetta, partecipo al contest di IPasticcidiLuna sponsorizzato da Fotoregali, per la categoria ricetta dolce .

                                                      

Angelica salata delle sorelle Simili

Le sorelle Simili sono due deliziose signore che hanno fatto conoscere la panificazione casalinga a migliaia di persone e i risultati delle loro ricette è sempre impeccabili. Questa ricetta è ottima, può essere servita come antipasto, come pane per la gita di Pasquetta o come centrotavola edibile per Pasqua, comunque vogliate usarla , provatela ,è buonissima! Veloce da fare e di grande effetto scenogafico.

Lievitino
135 gr farina manitoba
 13 gr lievito di birra fresco ( se volete usare quello disidratato, 4gr)
 75 gr acqua tiepida

 2° Impasto
400 gr farina manitoba
120 gr latte tiepido
120 gr burro morbido
 50 gr parmigiano grattuggiato
 20 gr zucchero
 10 gr sale
   3 tuorli ( volendo potete anche usare 1 1/2 uovo intero)

Farcitura
mascarpone
speck a dadini
provola

Preparare il lievitino mescolando gli ingredienti e far lievitare l’impasto fino al raddoppio ( circa 1 ora)
Se avete una planetaria mettete nella ciotola gli ingredienti per il 2° impasto e aggiungete il lievitino.Dovete ottenere un’impasto morbido ed elastico. Coprite e fate lievitare ancora finchè raddoppia.
Ora stendete la pasta in un rettangolo alto circa 2-3 mm., stendete sopra  uno strato di mascarpone, poi mettete lo speck e il formaggio ( volendo potete variare con prosciutto cotto o crudo o salame , e per il formaggio potete usare provolone dolce o piccante o fontina o caciotta…dipende dai vostri gusti).
Arrotolare l’impasto dal lato lungo, poi con un coltello ben affilato tagliatelo in due per il senso della lunghezza, intrecciatelo , date la forma di una ciambella e mettetelo su una teglia da forno.
Far lievitare finchè raddoppia, poi spennellarla con latte per lucidarla ( se avete usato le uova intere nell’impasto potete usare il mezzo uovo avanzato, diluito con poco latte per spennellarla).
Cuocere a 200° per circa 25 minuti. Deve essere ben colorita.Servire tiepida o fredda.

Per chiarezza sulla forma potete guardare la ricetta di Marble, dove è spiegato tutto molto bene, cliccando  qui .

Se avete usato i 3 tuorli , con i 3 albumi avanzati potete fare delle Meringhe francesi .