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Al Castello di Sillavengo

Settimana scorsa ho avuto il piacere di andare a visitare il Castello di Sillavengo, una struttura immersa tra le risaie e i borghi del novarese.

Anche se può , in effetti , sembrare un castello, la dimora è una storica villa padronale costruita tra il XVI e il XVII secolo di proprietà dalla famiglia Caccia e oggi riportata al suo splendore da Sabrina Vittore e Antonio Pappalardo, i nuovi propietari.

Sabrina e Antonio hanno molto a cuore il benessere e il confort dei loro ospiti e questo si capisce dalla cura che hanno dei propri ospiti .

 

Il Castello ha 12 camere e una suite , tutte accuratamente arredate. Le camere danno sulla piscina o sull’orto interno, ricco di verdure ed erbe aromatiche che vengono usate nella cucina del ristorante Q33  dallo chef Maurizio D’Andretta.

Le camere sono dotate di tutti i comfort moderni, in più è presente un locale fitness per chi non rinuncia all’attività fisica, una suite spa privata per chi invece preferisce un buon massaggio o un trattamento corpo e l’antica grotta del ghiaccio, una volta deposito degli alimenti, oggi area wellness con bagno turco e doccia cromatica che affaccia sulla piscina esterna per un pomeriggio di vero relax.

Il Castello è situato in una posizione strategica a metà strada tra Milano e Torino, vicinissimo all’uscita autostradale per Vicolungo, il famoso outlet, e a pochi chilometri dall’areoporto di Malpensa. Ottima base anche per visitare il Lago Maggiore.

La cura dei particolari fa si che Al Castello sia la cornice ideale per festeggiare il grande giorno o celebrare una ricorrenza particolare.  Se poi avete in mente una cerimonia civile sappiate che , Al Castello, è possibile celebrarlo ufficialmente alla presenza del sindaco.

 

Potrete scegliere se usare le ampie sale interne o il bellissimo patio esterno.

 

 

 

Al Castello è possibile anche organizzare meeting aziendali, la sala incontri , diponibile per 70 persone , è dotata di proiettore,schermo,  microfoni, wifi e tutto quello che serve.

Un’occhio di riguardo viene anche messo nel ristorante del Castello, il Q33, dove lo chef Maurizio D’Andretta studia e prepara piatti che, sfruttando prodotti del territorio, esalta la cucina tradizionale ma con innovazione.

Dopo un aperitivo servito nell’orto delle erbe aromatiche ci siamo spostati nella sale del ristorate Q33, dove uno splendido camino ricordava la storia del Castello e qui abbiamo potuto gustare un pranzo stupendo .

Un entrè di pesce in carpione con crostini affumicati

Un risotto al gorgonzola ( siamo nella zona delle risaie novaresi )

Il Tapulone, una rivisitazione del classico stufato di asino, tipico della zona

Per concludere un dessert con latte in piedi, crema di frutto della passione e piselli .

Per concludere la giornata il caffè ci è stato servito nel patio esterno con un assortimento di petit four spettacolari (il mio preferito è stata la piccola mousse al cioccolato ).

Se avete in mente un weekend rilassante, magari con un salto a Vicolungo o dovete festeggiare una ricorrenza particolare vi consiglio di tener presente questo posto incantevole, non ve ne pentirete.

 

 

Alla ricerca delle eccellenze di Ferrara

Lorenzo Rizzieri

Ferrara è un territorio ricco di cose gustose, genuine e di qualità tutte da scoprire e io ho avuto la fortuna di poterne scoprire tre in un tour che ho fatto con altre blogger.

Abbiamo avuto la possibilità di conoscere delle persone straordinarie, che credono fermamente nel loro lavoro e nella celebrazione dei prodotti che usano.

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A Milano per il Gelato Festival

In questi giorno di caldo cosa c’è di meglio per chi sta in città di un bel gelato fresco ? E se i gelati diventassero tanti?  Tutti da gustare in uno scenario unico come il Castello Sforzesco?

Si perchè dal 1 al 4 giugno nella spettacolare cornice del Castello Sforzesco a Milano si svolge l’ultima  tappa italiana del Gelato Festival prima del gran finale di Firenze dal 14 al 17 settembre.

Mi ero chiesta come mai a Firenze la tappa finale ma ho scoperto che il gelato italiano, quello che gustiamo noi, è stato inventato da un artista fiorentino, Bernardo Buontalenti  che nel 1559 ad un banchetto alla Corte dei Medici servì la prima crema fredda a base di latte, miele e tuorlo d’uovo, a lui va la mia riconoscenza eterna  per questo magnifica invenzione.

Il festival è una gara tra gelatieri professionisti , divisi tra gelatieri junior ( gli emergenti )  e gelatieri senior .  Ed essendo una gara serve una giuria e io ho avuto la fortuna di poter essere nella giuria di giovedì a Milano.

La giuria composta da professionisti, giornalisti ed esperti del settore doveva valutare ogni gelato presentato in base a dei parametri ben precisi : la presentazione del gelato da parte del gelatiere, il gusto , la consistenza .

E’ già la seconda volta che mi capita di fare il giudice per una gara di gelati e non è così facile come sembra, molto piacevole sicuramente, ma non facile. Quello che spesso per noi è semplicemente un modo per rinfrescarsi per questi gelatieri è la missione di una vita, creare sempre gusti nuovi, abbinamenti più o meno azzardati  e a volte cercare di intrappolare ricordi d’infanzia in un cucchiaino di gelato.

Se volete conoscere i gelatieri e i loro gelati in gara a Milano potete trovarli QUI   e ovviamente la cosa migliore è fare un giro a Milano per assaggiarli e votarli, perchè anche il pubblico può far parte della giuria popolare  e modificare il voto della giuria tecnica .  A completamento di questo golosissimo festival ci sono diverse manifestazioni e giochi per grandi e piccini .

Ora non mi resta che aspettare  domenica per sapere se anche il pubblico l’ha pensava come me nella scelta dei gelatieri .

 

Vegan bowl per il Master Vegan Challenge

Nella settimana dall’ 8 al 14 maggio sono stata a Tuttofood il grande mercato del food, che a Milano , durante la Food week, ospita i più grandi produttori di prodotti alimentari del mondo.

Ovviamente un occhio di riguardo va ai prodotti italiani e io, con altri foodblogger ( 15 per l’esattezza) , abbiamo avuto modo di conoscere i prodotti della linea Bio & Vegan di Mamma Emma e di partecipare ad un gioco molto divertente, una sorta di mistery box.

Dopo aver partecipato ad una master class sugli gnocchi ci hanno fatto pescare da una mistery box 3 ingredienti e con questi e gli gnocchi di Mamma Emma avremmo dovuto preparare un piatto vegano ovviamente.

I miei ingredienti erano Quinoa, Miglio e Germogli . Dopo un momento di panico ho deciso di preparare una sorta di buddha bowl, molto di moda adesso.

In una ciotola ho quindi messo  della quinoa , delle polpettine di miglio e verdura, gli gnocchi verdi alla spirulina e verdure.

Insomma tanti colori e sapori ottimi, un piatto ideale anche per l’estate.

Con questa ricetta quindi partecipo al Master  Vegan Challenge di Mamma Emma

 

A pranzo con Martino Scarpa e Rigoni di Asiago

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare delle marmellate di Rigoni di Asiago ? Io le conosco da tanto tempo, sono marmellate molto buone , le uso senza però, lo ammetto, essere mai andata a fondo della loro storia.

Ma mercoledì scorso sono stata invitata, proprio da Rigoni, a Milano, nella loro  bellissima  cucina  di   Naturalmente a Milano,  un elegante concept store nella centralissima via Buonarroti dove l’alta qualità dei prodotti dell’azienda veneta diventano una sorprendente peculiarità dei menù quotidiani. Un bellissimo spazio, dove tutto è stato studiato nei minimi dettagli, dalla struttura architettonica, minimale e accogliente, un luogo dove, chi ne varca la soglia, scopre un mondo straordinario fatto di sapori, di creatività, di cultura del cibo e di rispetto per le tradizioni senza perdere di vista la modernità e le esigenze del consumatore del nuovo millennio, per il Rigoni bloggerday, una giornata speciale, insieme a tante blogger per approfondire la conoscenza della Rigoni, della loro storia, della loro filosofia e anche per gustare il meraviglioso pranzo preparato da Martino Scarpa con i prodotti Rigoni.

Tanto per cominciare ho scoperto che la Signora Rigoni, durante la guerra scappò da Asiago per rifugiarsi in un posto più tranquillo con i suoi figli, ma sapete dove ? A Varese !!  Cioè potevo avere i Rigoni, qui a casa mia !! Qui, la Sig.Elisa , ha cominciato ad allevare api e a produrre il miele ( ebbene si Varese è un posto stupendo per produrre il miele, ancora oggi ). Purtroppo , per me, finita la guerra la famiglia è tornata ad Asiago e la produzione di miele è cresciuta sempre più. Dopo il miele si comincia con la marmellata, tutto rigorosamente bio dal 1992.

Tutta la famiglia viene coinvolta nell’azienda e ora sono i nipoti della sig. Elisa che proseguono il lavoro.

Nel 2008  si aggiungono altri 2 prodotti Dolcedì uno zucchero liquido di mele a basso indice glicemico e la stupenda Nocciolata tradizionale o nella versione senza latte, ottima per gli intolleranti al lattosio e certificata vegan.

L’ultimo prodotto in fatto di tempo sono i Tantifrutti, nettari di frutta spremuta a freddo, del 2014.

Rigoni tiene moltissimo alla qualità dei suoi prodotti tanto che , se per qualche motivo non può produrre la giusta quantità di marmellate o di succhi, rinuncia alla produzione piuttosto che acquistare la frutta necessaria da altri produttori e non poter garantire lo standard a cui ci ha abituati, fatto che denota la serietà dell’azienda nei confronti del consumatore.

Un’altra cosa che ho imparato è la differenza tra miele e miele non riscaldato che conserva tutte le sue proprietà . In genere il miele viene scaldato per essere uniformato, ma così facendo si perdono quasi tutte le proprietà nutritive.

Per pranzo lo chef Martino Scarpa ci ha preparato per  antipasto un’insalatina di gamberi con Fiordifrutta Lamponi, cipolla rossa marinata, sedano croccante e ricotta fresca

Per primo un Risotto Cacio e Pepe con Fiordifrutta Limoni, broccoli e tonno rosso

Come secondo del Baccalà in dolce cottura con radicchio di Treviso brasato, Fiordifrutta Pere e aceto di riso

Per finire con un ottimo gelato

Dopo il pranzo abbiamo concluso la giornata con l’intervento della nutrizionista Emanuela Russo, Dietista Referente INCO – Istituto Nazionale di Chirurgia dell’Obesità, presso l’Istituto Clinico S. Ambrogio di Milano e il Policlinico Ponte S. Pietro di Bergamo dove si occupa nello specifico della cura del sovrappeso e della grande obesità.

Insomma una giornata molto istruttiva oltre che molto piacevole tra tante amiche vecchie e nuove.

 

 

Bavarese al cioccolato con lamponi e sorpresa

La primavera mi mette addosso voglia di fare , di cucinare, di provare cose nuove e ho proprio una bella scorta di nuovi stampi da usare.

Quelli che più mi attirano sono gli stampi della Pavonidea della linea  Le torte di Emmanuele, dei bellissimi stampi in silicone pesante, nero, con delle forme bellissime. Il grande vantaggio di questi stampi è che danno la possibilità di usare usati per formare un inserto in un dolce o di essere usati da soli.

Non so se vi ricordate il cuore che ho fatto per San Valentino, in quel caso avevo usato 2 misure di stampo a cuore, oggi invece ho usato uno stampo a ciambella  ( anche se  è studiato per essere usato con gli stampi Queen e Royal) e  uno a fiore mod. Bombée.

Ho fatto una bavarese al cioccolato al latte con un cuore di bavarese al cioccolato bianco e dei lamponi freschi . Con poche sempici mosse e una sola ricetta potete preparare un dolce veramente scenografico.

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Bavarese al cioccolato al latte con lamponi e sorpresa
Tempo di preparazione 60 minuti
Tempo di cottura 10 minuti
Tempo Passivo 6-8 ore per raffreddamento
Porzioni
porzioni
Ingredienti
Biscotto al cioccolato
Bavarese al cioccolato bianco
Bavarese al cioccolato al latte
Tempo di preparazione 60 minuti
Tempo di cottura 10 minuti
Tempo Passivo 6-8 ore per raffreddamento
Porzioni
porzioni
Ingredienti
Biscotto al cioccolato
Bavarese al cioccolato bianco
Bavarese al cioccolato al latte
Istruzioni
Biscotto
  1. Montare gli albumi con lo zucchero a neve, aggiungere poi delicatamente i tuorli e il cacao setacciato. Stendere su una teglia da forno coperta da carta forno e infornare a 190° per circa 10-12 minuti. Far raffreddare e tagliate nella misura del vostro stampo grande., sarà il fondo del vostro dolce
Bavarese al cioccolato bianco
  1. Portare il latte a bollore. Ammollate la gelatina in acqua fredda. In una ciotola sbattete con una frusta a mano i tuorli e lo zucchero, non dovranno montare ma solo mescolarsi bene. Aggingere il latte caldo sempre mescolando, mettere sul fuoco dolce fino a quando raggiungerà gli 85° o velerà il cucchiaio. Versate il composto caldo sul cioccolato a pezzetti e mescolare fino a farlo sciogliere, aggiungete la gelatina già ammollata e ben strizzata. Fate raffreddare e poi aggiungete la panna montata , mescolando delicatamente. Versate la bavarese nello stampo che userete come inserto e mettete a raffreddare in freezer per almeno 4-5 ore .
Bavarese al cioccolato al latte
  1. Seguite la stessa spiegazione per la bavarese al cioccolato bianco, sostituendo , ovviamente, il ciocccolato con quello al latte. Versate mezza dose di bavarese nello stampo grande, inserite la bavarese al cioccolato bianco, ormai gelata, qualche lampone e finite di riempire lo stampo con l'altra metà della bavarese. Per ultimo appoggiate sulla superficie il biscotto al cioccolato e pressate leggermente con la mano. Mettete tutto in freezer per almeno 4-5 ore. Prima di servire sformate dallo stampo e tenete in frigorifero per 30 minuti circa così che si ammorbidisca . Servite con frutti di bosco o panna montata.
Recipe Notes

Se non avete gli stampi potete provare la ricetta usando un stampo da torte apribile foderandolo con pellicola o carta forno, per favorire la sformatura,  facendo degli strati e congelando uno strato prima di mettere il secondo.

Se vi avanzerà della bavarese potete fare delle monoporzioni da tenere pronte in freezer per un dessert veloce.

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Questi stampi di Pavonidea possono essere usati da -40° a +280°.

In collaborazione con

Crostata ricca alle mele

Lo sappiamo che frutta e vedura fanno bene, sappiamo che 5 porzioni tra frutta e verdura al giorno sarebbero ottimali per la nostra alimentazione, ma spesso non sappiamo come trasformarle in ricette gustose. Con altre blogger abbiamo cercato di darvi dei consigli e delle ricette ovviamente, su come cucinarle e quando, si perchè anche scegliere il momento giusto per consumare una ricetta è importante .

Con Fruit24, cercheremo di consigliarvi i momenti migliori per ogni ricetta.

Io non potevo che non fare un dolce e siccome sapete che adoro le torte di mela ecco la mia crostata ricca alle mele, tante ottime mele raccolte in un guscio croccante, ottima per la merenda !

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Crostata ricca alle mele
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 45 minuti
Tempo Passivo 30 minuti
Porzioni
porzioni
Ingredienti
Pasta frolla
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 45 minuti
Tempo Passivo 30 minuti
Porzioni
porzioni
Ingredienti
Pasta frolla
Istruzioni
  1. Per prima cosa preparate la pasta frolla: impastate velocemente la farina, il burro, le uova, lo zucchero, la scorza e il sale, fino ad ottenere una pasta liscia e morbida. Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola e mettetelo a riposare in frigo per almeno 30 minuti. Mentre la pasta riposa sbucciate e tagliate le mele a pezzi non troppo piccoli, mettetele in una larga ciotola, aggiungete lo zucchero, la farina, il succo di limone, la cannella, il liquore e l’uvetta, mescolando delicatamente e lasciate riposare per 20 minuti, mescolando di tanto in tanto. Riprendete la pasta frolla e stendetene ¾ con un mattarello fino a raggiungere uno spessore di 3-4 mm, quindi foderate una teglia dai bordi alti ben imburrata e infarinata o coperta con carta forno, meglio se la tortiera è apribile. Bucherellate il fondo con una forchetta, cospargetelo con i biscotti sbriciolati e versate le mele ormai insaporite ( se avessero fatto troppo succo non usatelo tutto o aggiungete ancora ½ cucchiaio di farina) . Con la pasta rimasta formate delle strisce e rivestite la superficie della torta creando il tradizione reticolo della crostata. Infornate a 190° per circa 45 minuti nella parte centrale del forno. Lasciate raffreddare la torta prima di sformarla e cospargetela di zucchero a velo prima di servire.
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Muffin al cuore di cioccolato

Ecco la mia seconda proposta per Cakes lab, dei muffin al cioccolato, ripieni di una golosa crema di cioccolato, direi un dolce per veri amanti del cioccolato.

La ricetta è contenuta ne ” Il piccolo libro di chocolat il libro che stiamo testando questo mese con le amiche di Cakes lab test and taste.

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Muffin al cuore di cioccolato
Tempo di preparazione 20 minuti
Tempo di cottura 30 m
Tempo Passivo 2 ore per raffreddamento
Porzioni
grandi
Ingredienti
Tempo di preparazione 20 minuti
Tempo di cottura 30 m
Tempo Passivo 2 ore per raffreddamento
Porzioni
grandi
Ingredienti
Istruzioni
  1. Scaldate il forno a 180°. Togliete il burro dal frigo. Amalgamate il cacao con l'acqua calda. Sbattete il burro con lo zucchero finchè non sono cemosi quindi aggiungete le uova e continuate a sbattere . Incorporate la farina e il cacao stemperato e amalgamate tutto. Versate il composto in 6 stampi da muffin grandi e cuocete al centro del forno per 30 minuti. Lasciate raffreddare per 5 minuti , poi toglieteli dallo stampo, metteteli su una griglia e fateli raffreddare. Una volta freddi ritagliate un disco dalla parte superiore della calotta di ogni dolce e tenetelo da parte, scavate delicatamente un pochino il muffin. Preparate il ripieno facendo scaldare a bagnomaria la nutella, poi unite la panna e amalgamate finchè il composto non sarà omogeneo . Versate un paio di cucchiai di crema nell'incavo del muffin e coprite con il disco tenuto da parte. Cospargete con zucchero a velo.
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Sono dei muffin e come tutti i muffin semplici e golosi, ma sono fatti con cacao e acqua e questo forse li rende un po’ troppo ” leggeri” poco corposi, per fortuna la crema ridà la giusta carica al sapore.

La ricetta, in alcuni punti, è poco chiara ma si può facilmente intuire come fare.

Il sapore poco marcato del muffin viene comunque salvato dal gusto molto ricco e denso  della crema, per me si merita una bella faccina contenta.

Ricordatevi di partecipare al nostro concorso Crazy taste  questo mese ci sono i biscotti

Biscotti con schegge di cioccolato per Crazy taste

Febbraio, il mese di San Valentino, dell’amore , del cioccolato e potevamo noi di Cakes lab perdere l’occasione per provare le ricette di un libro tratto da uno dei film più romantici e passionali degli ultimi anni?  Chi non conosce Chocolat , il film con Johnny Depp e Juliette Binoche dove il cioccolato risolve tutti i problemi?

Ok, magari non proprio tutti ma almeno li allevia.

Il libro si chiama proprio “ Il piccolo libro di  Chocolat ” scritto da Joanne Harry ( autrice del romanzo ) e Fran Warde.

Tante ricette, tutte rigorosamente con il cioccolato, uno spunto anche per voi per San Valentino o per una colazione speciale.

Come ricetta per il Crazy taste abbiamo scelto dei biscotti, semplici, in cui potrete variare la farina, le spezie e la frutta, ma come al solito per il regolamento completo vi rimando alla pagina ufficiale di Cakes Lab .

Io ho aggiunto delle ciliegie disidratate, non candite, che danno un tocco pungente al dolce del biscotto e il cioccolato l’ho inserito a pezzetti, non a gocce, mi piace che si sentano bene i pezzetti.

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Biscotti con schegge di cioccolato
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Porzioni
biscotti
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Porzioni
biscotti
Istruzioni
  1. Scaldate il forno a 180° e foderate una teglia con carta forno . Sbattete gli zuccheri con il burro fino ad avere un composto cremoso, con una spatola incorporate il cioccolato, l'avena, le ciliegie, la farina fino ad avere un composto omogeneo. Con le mani fate 15 palline, schiacciatele leggermente, mettetele sulla teglia, e cuocete per 15-20 minuti finchè saranno leggermente dorati. Fateli raffreddare sulla teglia. Potete conservarli in un contenitore di latte a chiusura ermetica per qualche giorno.
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Voi stupiteci con i vostri abbinamenti, vi aspettiamo su Cakes lab e su facebook .