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Antipasto

Cestini di mousse di parmigiano reggiano e miele al tartufo

A volte si pensa che più cose si mettono in una ricetta, più elaborata è, più si dimostra bravura, invece il motto del Parmigiano reggiano per questa sfida tra blogger è solo chi va all’essenza raggiunge l’eccellenza.

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Dovevamo preparare una ricetta con solo 4 ingredienti tra cui ovviamente il parmigiano reggiano della stagionatura più adatta al nostro piatto.

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Se devo essere sincera questa ricetta mi è venuta in mente subito, forse perchè molto semplice, il morbido della mousse, il croccante della pasta fillo e il sapore forte e deciso del tartufo.

Cestini di mousse di parmigiano reggiano e miele al tartufo
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Un croccante cestino di pasta fillo con un ripieno cremoso al parmigiano reggiano con miele al tartufo
Author:
Recipe type: Antipasto
Cuisine: Italiana
Porzioni: 8
Ingredienti
  • 4 fogli di pasta fillo
  • 200 g panna fresca
  • 90 g parmigiano reggiano 33 mesi grattugiato
  • 2 cucchiai di miele al tarufo
  • sale, pepe bianco
Spiegazione
  1. Preparate i cestini tagliando la pasta fillo in quadrati di circa 12 cm di lato, metterli in stampi da muffin premendo leggermente e facendo in modo che le punte dei quadrati formino una corolla.
  2. Cuocete in forno ventilato per 10 minuti a 180° o finchè le punte cominceranno a colorirsi.
  3. Per la mousse di parmiggiano fate scaldare la panna in un pentolino, quindi versatevi il formaggio e fatelo fondere delicatamente.
  4. Quando tutto il formaggio sarà ben sciolto toglietelo dal fuoco e mettetelo a raffreddare in frigorifero.
  5. Quando il composto sarà ben freddo montatelo con delle fruste elettriche.
  6. Al momento di servire riempite i cestini di pasta fillo con la mousse e decorate con un po' di miele. Servite subito.

Se non amate il tartufo potete sostituirlo con un miele diverso che si avvicini di più al vostro gusto.

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Se volete vedere cosa si può fare con solo 4 ingredienti qui troverete altre proposte per 4 Cooking il contest di Parmigiano reggiano #PRChef2015

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Torta salata con formaggio di capra, pomodori e basilico per Re-cake 2.0

Purtroppo è qualche mese che non riesco a partecipare a Re-cake, il blog , per fortuna , mi tiene impegnata e non riesco a seguire tutto come vorrei ma questa torta salata era troppo golosa per non farla. Purtroppo ( o per fortuna ) la torta era talmente buona che l’abbiamo finita tutta a pranzo e solo dopo mi sono accorta che le foto non erano proprio venute come le avrei volute, pazienza ma credetemi, merita proprio. Se avete in programma un picnic, una gita o un brunch fatela e davvero deliziosa , non spaventatevi per il formaggio di capra , il gusto è delicato e non si sente il sapore forte che potreste immaginare.

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Torta salata con formaggio di capra, pomodori e basilico per Re-cake 2.0
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Una torta salata con formaggio di capra su una base di pasta lievitata
Author:
Recipe type: Torta salata
Cuisine: italiana
Ingredienti
  • Per la pasta lievitata :
  • 220 g farina di semola rimacinata
  • 8 g di lievito di birra fresco o 2 g di quello liofilizzato
  • ½ cucchiaino di sale
  • 2 cucchiai di olio EVO
  • 1 uovo
  • 80 ml acqua tiepida
  • Per il ripieno:
  • 2 uova
  • 100 g yogurt greco
  • 100 g formaggio di capra ( io ho usato i Fioroni )
  • 50 g farina 00
  • 1 cucchiaino abbondante di sale
  • pepe macinato
  • 2 cucchiai di basilico tritato
  • Per la finitura :
  • 340 g pomodorini ciliegia tagliati a metà
  • 40 g formaggio di capra sminuzzato
  • olio
  • basilico tritato
Spiegazione
  1. Per prima cosa preparate la pasta mescolando la farina con il lievito, l'acqua, l'olio, l'uovo , poco per volta l'acqua fino ad avere un impasto morbido ma non appiccicoso e per ultimo il sale . Coprite la pasta e fatela riposare per una mezz'ora, il tempo di scaldare il forno e preparare il ripieno
  2. Stendete la pasta e rivestite uno stampo da 22 cm di diametro o una rettangolare da 30 cm, se volete una base più morbida e soffice , uno stampo più grande se la preferite più croccante.
  3. Mescolate gli ingredienti per il ripieno e versateli sulla pasta.
  4. Adagiate i pomodorini sulla superficie della torta , sbriciolate sopra il formaggio , irrorate con un filo d'olio e infornate a 170° per 30 minuti nella parte bassa del forno.
  5. A cottura ultimata , se è troppo pallida passatela sotto al grill per qualche istante per farla dorare in superficie.
  6. Fatela intiepidire e spolverizzatela con il basilico tritato.

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La prossima volta voglio provare la versione più croccante stendendo la pasta in una teglia più grande .

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Con questa ricetta partecipo a Re-cake 2.0 di maggio

recake maggio

 

Mini quiche al Gruyère dop e mele

Quante volte vi sarà capitato di sentire qualcuno chiamare gruviera il formaggio emmentaler ? Tante , è  quasi di uso comune , ma quante volte si usa il “gruviera” al posto del gruyère? Tante , perchè i nomi sono simili e si pensa che gruviera sia l’italianizzazione di gruyère , ma emmentaler e gruyère sono formaggi molto differenti. L’emmentaler è dolce , morbido e soprattutto con i buchi ! Il gruyère invece è un formaggio a pasta dura , molto saporito e senza i buchi !
 Una curiosità, per una forma di Gruyère di 35 kg occorrono circa 400 litri di latte
crudo fresco.  Durante i numerosi
mesi di stagionatura, le forme vengono periodicamente spazzolate,
lavate con acqua salata e capovolte. L’umidità permette alle muffe di
svilupparsi e queste favoriscono poi la maturazione del formaggio, dalla
crosta verso l’interno. È questo processo che dà al Gruyère DOP il suo
specialissimo sapore.
Se siete curiosi di saperne di più potete consultare il sito dei formaggi svizzeri , io intanto vi propongo una ricetta da gusto un po’ agro dolce preparata con il gruyère ( quello senza i buchi ) .

Per 6 mini quiche da 10 cm:

per la pasta brisée:
250 g farina bianca 00
150 g burro freddo a pezzetti
1 uovo intero grande
1 pizzico di sale
1 pizzico abbondante di pepe di sichuan (in sostituzione potete usare anche del pepe bianco )

per il ripieno:
1 mela renetta o golden ( circa 150 g pulita )
70 g gruyère
70 g pancetta dolce
10 g burro
1/2 cipolla di tropea

per la liaison ( la crema che legherà il ripieno):
2 uova intere
150 g panna da cucina ( in questo caso va meglio di quella fresca)
sale , pepe, noce moscata

Mettete tutti gli ingredienti per la pasta in un mixer e fate andare per qualche minuto , finchè si formerà una palla. Rovesciatela su un piano, impastate qualche secondo a mano, formate un panetto , avvolgetelo in pellicola alimentare mettete in frigo a riposare per almeno 30 minuti.
Tagliate la cipolla a pezzetti piccoli o a striscioline, fatela saltare in una padella con il burro qualche minuto , aggiungete poi la mela, la pancetta e fate cuocere per 5 minuti.
 Preparate la liaison, sbattendo in una ciotola le uova con la panna , regolate con sale , pepe e un pizzico di noce moscata.
Stendete la pasta brisèe ad uno spessore di 3 mm circa , foderate le teglie, riempitele con il ripieno , il formaggio grattugiato e coprite con la liason.
Mettete in forno a 200° per altri 35-40 minuti , finchè saranno colorite.
Servite calde o tiepide .

Con questa ricetta partecipo al concorso #noicheeseamo di Peperoni e patate e Formaggi svizzeri

Muffin di salame Mandola e montasio

Lo so , ve l’ho già detto ma io adoro
i salumi e quando mi propongono di provare un salume non so dire di
no. In questo caso ho assaggiato il salame Mandola del salumifico Peveri, un salame fatto con carne magra di prosciutto .
E’ buonissimo gustato con del pane
fresco , magari nero e un velo di burro ma oggi ho voluto provare una cosa diversa , un
finger food adatto ad un happy hour , per cui un piccolo ma gustoso muffin che ben si abbini al vino o ad un cocktail a base di frutta. Un muffin con Mandola e formaggio montasio , da servire
leggermente tiepidi così da gustarne appieno il sapore.
Per 24 muffin mignon:
250 g farina 00
200 ml latte
50 g burro sciolto
2 uova
1 pizzico di sale ( non esagerate
perchè già salame e formaggio sono saporiti )
1 pizzico di pepe bianco macinato
fresco
1 bustina di lievito per torte
salate ( non lievito di birra ! )
80 g salame Mandola a cubetti piccoli
80 g formaggio montasio a cubetti
piccoli .
In una ciotola unite tutti gli
ingredienti secchi ( farina , sale , lievito , pepe )
In un’altra ciotola mescolate bene le
uova con il latte e il burro .
Unite i due composti senza mescolare
tanto , aggiungete salame e formaggio e mescolate con un cucchiaio
giusto il tempo di amalgamare tutto .
Riempite gli stampi, imburrati ed
infarinati , fino al bordo , cuocete in forno caldo a 180° per 20.
Se non vi sembrassero troppo coloriti alzate la teglia nella parte
alta del forno per un paio di minuti, non allungate i tempi di
cottura o rischiereste di avere dei muffin troppo secchi.
Servite , se possibile , appena tiepidi
oppure ripassateli in forno per 5 minuti a 70° prima di servire .
Un buon bicchiere di vino giovane è
l’ideale accompagnamento. 

Involtini di riso 2 ,il ritorno.

Lo so ho pubblicato una ricetta simile solo qualche giorno fa ma dato che avevo sbagliato il modo di cottura del
riso per poter partecipare alla sfida dell’ MTchallenge ,mi era stato
consigliato di rifare la ricetta con il riso cotto in modo diverso e
devo dire che ho scoperto che il riso cotto nel latte ma in versione
salata è proprio buono.
L’idea di base dell’involtino da
passeggio è la stessa ma diverso il ripieno , un riso cotto nel
latte , leggermente speziato e con una salsiccia leggermente
piccante.
Per 10 involtini
500 g latte intero
110 g riso carnaroli
sale
pepe
noce moscata
100 g salsiccia fresca o salsiccia di Calabria leggermente piccante
100 g parmigiano grattugiato
10 fogli di pasta phillo
olio per spennellare i fogli
olio per friggere
Per prima cosa mettete a scaldare il
latte con un po’ di noce moscata in un pentolino abbastanza grande .
Intanto scottate il riso in acqua
bollente per 1 minuto , poi scolatelo e versatelo nel latte caldo.
Mescolate bene , poi lasciate cuocere
il riso per circa 16-18 minuti .
A parte fate rosolare in un pentolino
antiaderente la salsiccia spellata e tagliata a piccoli pezzi .
Quando la salsiccia è cotta scolatela
dal grasso e unitela al riso .
Assaggiate il riso e regolatelo di sale
e pepe secondo il vostro gusto.
Quando il riso avrà assorbito il latte
e sarà cotto spegnete il fuoco , aggiungete il formaggio , mescolare
bene e lasciar riposare qualche minuto. 

Prendete i fogli di pasta phillo ,
spennellateli con un pochino di olio , mettere 2 cucchiai di riso sul
lato corto della pasta e arrotolate la pasta come per gli involtini
primavera piegando prima i lati lunghi verso il centro e poi
arrotolando l’involtino fino alla fine della pasta .
Infilate uno stecco da gelato
nell’involtino e friggete in abbondante olio caldo .
Se volete una versione più light
potete cuocere gli involtini in forno caldo a 200° finchè saranno
ben colorati ( circa 15 minuti )ma in questo caso il bastoncino andrà inserito dopo la cottura .
                            
                                       Con questa ricetta partecipo al MTchallenge di Settembre

                                                               …  o almeno ci riprovo .

Riso allo zafferano e salsiccia da passeggio

Sono milanese e il riso fa parte del
mio Dna . Mi piace in tutti i modi e mi piace , se avanza , usarlo
per crocchette, riso al salto o altro .
Questa volta ho voluto provare a fare
una versione “da passeggio”.
Non ho inventato nulla, ma ho voluto
provare una versione che fosse un incrocio tra una crocchetta e un
involtino primavera .

Riso allo zafferano e salsiccia :
per 4 persone ( 8 involtini)
320 g riso Arborio ( o carnaroli )
150 g salsiccia fresca
1 l brodo di carne ( ma va bene
anche di dado se non l’avete)
50 g parmigiano grattugiato
50 g burro
1 bustina di zafferano
½ bicchiere di vino bianco secco
¼ di cipolla tritata
8 fogli di pasta fillo o 8 sfoglie per
involtini primavera ( si trovano anche al supermercato )
40 g burro sciolto
olio per friggere
Sciogliete in una capace pentola metà
del burro , fate soffriggere la cipolla , intanto pelate la salsiccia
e tagliatela a pezzetti piccoli.
Aggiungete la salsiccia alla cipolla
stufata e fate cuocere per qualche minuto al fuoco alto , poi
aggiungete il riso. Tostatelo per 2-3 minuti e bagnatelo con il vino
bianco.
Mi raccomando di far evaporare ben il
vino , senza coprire la pentola, altrimenti rimarrà il sapore forte
del vino.
Evaporato il vino cominciate a cuocere
il riso aggiungendo 3/4 del brodo caldo e mescolando ogni
tanto.
A metà cottura aggiungete la bustina
di zafferano e portate a cottura .
Controllate se il brodo basta od eventualmente aggiungetene un po’, sempre caldo. 
A fine cottura , spegnete il fuoco,
aggiungete il resto del burro , il parmigiano e mescolate bene.
Ora fate intiepidire ( o raffreddare )
il riso, per accelerare potete stendere il riso su una teglia .
Ora stendete la pasta fillo ,
spennellatela con il burro fuso , mettete 2 belle cucchiaiate di riso
sulla pasta e avvolgetela come per formare un involtino .
Se usate le sfoglie per involtini
primavera li dovete bagnare con un pochino d’acqua prima di usarli,
così che si ammorbidiscano.
Quando tutti gli involtini saranno
pronti , infilateli su un bastoncino da gelato e fateli friggere in
abbondante olio caldo .
In una versione mini possono essere
serviti anche in un buffet. 
Ovviamente potete farli con qualsiaisi tipo di risotto vi sia avanzato . 
                                      Questa è la mia ricetta per l’ MTchallenge  di
settembre .

Millefoglie di salsiccia di Calabria Dop e ricotta di capra

Come vi avevo promesso qui ecco la
ricettina con i salumi dell’ ISIT .
Come prima cosa vorrei presentarvi il
salume di oggi, la salsiccia di Calabria.
I salumi di Calabria a marchio DOP
offrono un buon apporto di proteine, hanno un giusto contenuto
lipidico e sono fonte di preziosi sali minerali.
Si caratterizzano inoltre per il loro
sapore piccante e per il profumo intenso e naturale.
La potete trovare nella classica forma
a catenella o nella forma a U .
La salsiccia di Calabria è preparata
con carne di spalla e del sotto-costola , aromatizzata con pepe nero
o pepe rosso dolce o piccante e semi di finocchio , la sua
stagionatura dura non meno di 30 giorni.

Io ho pensato di usare questa delizia
per un secondo estivo ,ma se fatto in forma più piccola è ottimo
anche come antipasto o accompagnamento per un aperitivo.
Per 4 persone :
2 fogli di pane carasau
250 g ricotta di capra
100 g di salsiccia di Calabria DOP
timo fresco
sale
pepe di sichuan ( o pepe rosa )
olio
Bagnate con acqua i fogli di pane
carasau , così che si ammorbidiscano. Non serve inzupparli, ma
passateli velocemente sotto l’acqua , poi lasciateli su un piano
finchè non si saranno ammorbiditi.
Ora con un coppa-pasta o un bicchiere
ritagliatene dei dischi di circa 7 cm di diametro, poggiateli su una
teglia da forno, oliateli leggermente, salateli e passateli nel forno
caldo per pochissimi minuti, il tempo necessario per farli diventare
croccanti.
Lavorate la ricotta con un pizzico di
sale, qualche foglia di timo fresco e una macinata di pepe di sichuan ( è una bacca molto
aromatica, ma non particolarmente piccante) .
Tagliate la salsiccia a fettine e poi a
piccoli cubettini .

Ora montate il tutto mettendo un disco
di pane, un po’ di formaggio, qualche cubetto di salsiccia, poi fate
un secondo e un terzo strato. Sul terzo strato abbondate di
salsiccia.
Servite fresco ma non freddo magari con
un buon prosecco fresco.

Questa volta potrebbe essere quasi amore , la mia focaccia con i buchi e pasta madre

A volte basta conoscersi un po’ di più
per capire che si può andare d’accordo, è quello che mi è successo
con la pasta madre. Non è ancora more , ma cominciamo a piacerci.
Sabato sono andata ad un corso sulla pasta madre integrale e sarà
stato l’ambiente amichevole e molto piacevole, sarà stata la
semplicità con cui Lorenza e Miriam vivono il loro rapporto con la
pasta madre ma mi sono decisa a dargli ancora una chance.
Nel pomeriggio ho fatto subito dei
crackers integrali con semi e oggi ho voluto tentare con la focaccia.
Ho voluto sperimentare e mettere insieme un po’ di nozioni , il
lievitino, la pasta madre in esubero, l’alta idratazione , il
risultato è stato oltre ogni mia immaginazione , soffice , piena di
buchi e una crosta croccante. Una meraviglia .
Adesso devo continuare, provare anche
con il pane integrale .
Per una teglia di quelle da forno :
Lievitino:
300 pasta madre ( di farina di grano
tenero)
150 g di farina tipo 1
200 g acqua fredda
Impasto :
225 g farina tipo 1
15 g sale
40 g olio
280 g acqua ( circa )
1 cucchiaio di malto d’orzo 
La pasta madre l’avevo rinfrescata il
giorno prima e dato che ne avevo tanta ho deciso di provare a usarne
tanta e ridurre i tempi di lievitazione , con questa dose di PM
potrete impastare la mattina e mangiare la focaccia alla sera .
Fate un lievitino impastando
velocemente la PM, la farina e l’acqua, poi coprite e fate lievitare
per 3 – 4 ore , finchè sarà raddoppiata e piena di bollicine.
Versate il lievitino nella ciotola
della planetaria , aggiungere un po’ della farina dell’impasto e
cominciare a lavorare con la foglia.
Alternate farina e 200 g di
acqua e incordate bene , ci vorrà tempo, non abbiate fretta, io ci
ho messo almeno 10 minuti.
Quando sarà ben incordato aggiungete
il resto dell’acqua poco alla volta ( un paio di cucchiai per volta )
non esagerate o rischiate di perdere l’incordatura. Per ultimi
aggiungete il sale, l’olio e il malto 

 sempre poco per volta.

A questo punto avrete un impasto molto
elastico ,mettetelo in un contenitore a lievitare ( io ho usato una
pirofila 20 x 30 ) , copritelo e lasciatelo finchè sarà raddoppiato
. ( 3 ore circa , ma dipende dalla forza della vostra PM e dalla
temperatura esterna ).
Preparate la teglia del forno mettendo
della carta forno spolverata di semola , rovesciate la pasta
delicatamente sulla teglia, difficilmente riuscirete a prenderla con
le mani, per cui fatela scivolare sulla teglia e poi con le mani unte
cercate di allargarla prendendola delicatamente da sotto . Non c’è
bisogno di stenderla troppo e lasciatela lievitare ancora 1 ora
sempre coperta.
Ora accendete in forno a 250°
ventilato , prendete la teglia, ungetevi le mani e fate dei buchi
con le dita , dato che l’impasto sarà molto elastico, date dei colpi
ben decisi con la punta delle dita.
Mettete un pochino di olio sulla
superficie , cospargete con sale a fiocchi e foglie di rosmarino.
Infornate e cuocete per circa 15 /20
minuti. La superficie dovrà essere ben colorita .
Appena tolta io la spruzzo con un
pochino di acqua usando un vaporizzatore ma potete non farlo, poi
fatela raffreddare su una griglia.

 Con questa ricetta partecipo alla raccolta di  Panissimo,

questo mese a casa di Sandra del blog Sono io, Sandra
e ringrazio anche  Barbara, di  Bread & companatico

Patè di fegato

Sarà che quando ero piccola si
facevano meno storie per mangiare ( i miei figli ne fanno tante ) ,
sarà che mia mamma voleva farci mangiare di tutto ( anche se non
sempre ci riusciva) ma il martedì spesso ci toccava il fegato . Il
martedì perchè era fresco, dato che il macellaio macellava il
lunedì e per pranzo fegato al burro e purè di patate.
Da allora ho imparato ad apprezzarlo,
che posso dire, mi piace !
Mi piace in quasi tutte le sue forme e
il patè è una delle mie preferite, forse perchè lo associo alle
feste .
Questa è una versione un po’
alleggerita del mio patè di Natale per la sfida del quinto quarto
dell’MTc di questo mese.

300 g fegato di vitello
100 g di lonza di maiale
100 + 200 g burro
130 g pancetta
1 cipolla piccola ( 80 g circa )
timo, maggiorana
2 foglie di alloro
sale , pepe , noce moscata
3 cucchiai di marsala
Per prima cosa pulite il fegato dalle
pellicine e mettetelo sotto un filo d’acqua corrente per fargli
perdere tutto il sangue residuo.
In una pentola abbastanza capace
mettete 100 g di burro con la pancetta, gli aromi e fate cuocere
lentamente , il burro non deve arrostire , ma sbollire.
Dopo circa 10 minuti aggiungete la
lonza a pezzettini e continuare la cottura dolce.
Dopo circa 15 minuti aggiungete la
cipolla a fettine , il pepe e la noce moscata.
Quando comincia ad asciugarsi
aggiungete il marsala e fate sfumare , poi unite il fegato.
Regolate di sale e cuocete per altri 15
minuti circa.
Ora lasciate riposare in frigo per 1
giorno.
Il giorno dopo ,togliete i 250g di
burro dal frigo, prendete il composto di carne freddo di frigo e
mettetelo in un mixer , macinatelo molto finemente (per non scaldare
troppo il composto usate gli impulsi o fate riposare ogni 10 sec. ),quando sarà completamente morbido,
senza più pezzetti di carne mettetelo in una ciotola più grande.
Montate un po’ il burro ammorbidito e
unitelo al composto di carne.
Regolate di sale e pepe e mettetelo nel
contenitore che userete per servirlo.
Mettetelo nuovamente in frigorifero.
Toglietelo 30 minuti prima di
consumarlo, servitelo con pane nero o crostini caldi di pane bianco.
                                             Con questa ricetta partecipo all’ Mtc
n. 38.

Una focaccia semplice ma tanto buona

In casa mia si mangia tanto pane, in tutte le sue forme.
Ci piace il pane bianco, integrale , di farine miste , la pizza, ma quello che piace di più è la focaccia.
Liscia, barese,con i pomodorini, con le olive, con tanto origano o rosmarino.
Oggi vi lascio una ricetta facile e veloce per una focaccia soffice, con una crosta croccante e, diciamolo, anche un po’ unta, come deve essere, per me , una focaccia.
E’ una ricetta leggermente modificata del bimby, per cui vi lascio il  procedimento per farlo lì, ma va bene anche un buon mixer.

Per una teglia da forno:
200 gr latte
200 gr acqua
500 gr farina da pizza ( ma anche una 00 può andare bene)
  20 gr olio
  10 gr sale
  25 gr lievito di birra fresco o 1 bustina di quello disidratato
  10 gr di zucchero

per l’emulsione:
10 gr olio
10 gr acqua
 
sale fleur de sel o di Cervia

Con il bimby :
Mettete nel boccale l’acqua , il latte , il lievito, lo zucchero e mescolate per 30 secondi a velocità 4.
Unite la farina , il sale e l’olio , impastate per 30 secondi a velocità 6 , poi 2 minuti a Spiga.(se usate un mixer  invece della funzione spiga impastate per 2 minuti con gli impulsi ).
Rovesciate l’impasto , che sarà molto molle, in una teglia unta, ( qui ho usato una teglia 25×35 perchè la volevo alta da farcire, normalmente uso la teglia del forno) ,coprite con un foglio di pellicola e fate lievitare per 2 ore.
Scaldate il forno a 220° , ungete le mani e fate i caratteristici buchi sulla pasta.
Spennellate con metà dell’emulsione e cospargete con il sale grosso.
Infornate per circa 20 minuti, finchè sarà dorata.
 Spennellate ancora la focaccia calda con la restante metà dell’emulsione , poi togliete dalla teglia e mettete a raffreddare su una griglia.