Shakshuka, un nome che non imparerò ma, ogni volta che cerco di pronunciarlo lo storpio, ma il piatto che porta questo nome mi piace tantissimo.
Ma prima vorrei spiegarvi come ci sono arrivata. Questa versione è quella che mi ha dato Daniela Di Veroli, una bravissima chef di cucina ebraica.
Ho conosciuto Daniela qualche anno fa a Milano ad una serata organizzata dalla rivista Jamie, dove cuochi e blogger erano divisi in squadre e dovevano cucinare un menù preso dalla rivista.
Eravamo in 4 per squadra, non ci conoscevamo, ma ci siamo trovate subito in sintonia. Purtroppo , come succede in queste occasioni, il tempo per parlare e conoscersi non è stato molto, però siamo riuscite a rimanere in contatto grazie ai social e a conoscerci un po’ di più.
Così ho scoperto che Daniela è una chef molto conosciuta, la sua specialità, se posso dire così, è la cucina ebraica, della quale tiene anche numerosi corsi a Milano e all’estero se qualcuno fosse interessato ad approfondire l’argomento.
Insomma vedendo le foto dei suoi piatti mi sono incuriosita e ho voluto provare. Sono partita dal shakshuka, perchè mi sembrava il più semplice ma mi riprometto di provarne altri con il suo aiuto.
Ovviamente la mia conoscenza delle regole Kasher sono minime quindi dovrò imparare anche qualcosa per non offendere nessuno.
Diciamo che questa è stata una ricetta per avvicinarmi alle spezie, poi imparerò anche il resto.
La ricetta è molto semplice ma molto gustosa, si tratta di una specie di sugo di pomodoro speziato in cui si cuociono le uova . Mi ricordo che mia mamma cucinava qualcosa di simile ma, ovviamente, in versione nostrana.
Ho approfittato dei pomodori maturi dell’orto per farlo e il risultato è stato spettacolare. Così come ve la presento è ovviamente un piatto vegetariano, ma volendo potete aggiungere della feta o delle salsiccette di carne tipo le merguez per rimanere in tema.
Tempo di preparazione | 30 minuti |
Tempo di cottura | 35 minuti circa |
Porzioni |
persone
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- 1 kg pomodori ramati maturi
- 8 uova ( 2 per persona )
- 1 cipolla tritata
- 1 cucchiaio paprica dolce
- 1 bicchiere passata di pomodoro (200 ml circa)
- 1 cucchiaio concentrato di pomodoro
- 1 testa aglio
- 1 cucchiaio cumino in polvere
- 50 g peperoncino in polvere
- coriandolo fresco
- olio extravergine d'oliva
- sale
Ingredienti
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- Frullate una testa di aglio sbucciata con 50 g di peperoncino, un cucchiaio di paprica dolce, un pizzico di sale, unite 1-2 cucchiai di olio fino a ottenere una pasta. Conservate questa pasta, detta fel fel u ciuma, in un barattolo a chiusura ermetica in frigorifero: durerà per più mesi.
- Praticate una piccola incisione sul fondo dei pomodori ramati, immergeteli nell’acqua bollente per pochi secondi, poi scolateli,passateli in acqua ben fredda, privateli della buccia e dei semi e riducete la polpa in dadini di piccole dimensioni. Raccogliete in una padella di grandi dimensioni un cucchiaio di fel fel u ciuma con un cucchiaio di cumino in polvere e 2 cucchiai di olio, portate sul fuoco, stemperate bene per 1-2’, poi unite un cucchiaio di concentrato di pomodoro. Aggiungete in padella la cipolla, la dadolata di pomodoro, un bicchiere di passata di pomodoro e un pizzico di sale: cuocete sulla fiamma dolce per 10’ circa, schiacciando leggermente i dadini di pomodoro con i rebbi della forchetta. Rompete le uova in una tazzina e adagiatele delicatamente nel sugo, cuocetele secondo il vostro gusto e completate, prima di servire, con foglie di coriandolo fresco.
Ovviamente vi servirà una generosa dose di pane morbido da mangiare con la shashuka per la tradizionale scarpetta.
4 Comments
saltandoinpadella
11 Settembre 2017 at 14:08Appena ho visto la foto ho anche io pensato all’uovo e pomodoro che mi faceva mia nonna quando non volevo mangiare nulla (tempi antichi….) . Lei non usava le spezie, ma io invece si vado a nozze. Hai fatto proprio bene a postarlo, ho trovato l’idea giusta per la cena!
In the mood for pies
11 Settembre 2017 at 14:13Ho pensato che adesso che l’aria è più frizzante ci poteva stare per cena. Con le spezie è veramente buona.
cinzia
11 Settembre 2017 at 15:57bellissima ricetta e foto che spacca.mi incuriosisce la fel fel u ciuma, che proverò con l’aglio rosso di nubia
Cecilia
12 Settembre 2017 at 14:23Annina, le foto sono pazzesche e fanno proprio venire voglia di pucciare il pane! La Shakshuka l’avevo già provata con la ricetta di Ottolenghi che prevede anche peperoni insieme al pomodoro, per il resto mi sembra uguale. Ottima! baci, ciao!